
Fusione tra l’Ospedale Piemonte e il Centro Neurolesi Bonino Pulejo IRCCS: che brutti pensieri si fanno di questi tempi. Si esce di casa e sai che poco o nulla funziona e che se finisci all’ospedale è un terno al Lotto. Poi al Pronto Soccorso si rischia di imbattersi in facce brutte, a volte addirittura sinistre. Ma questo non è il peggio. Si possono fare dei brutti incontri anche restando in casa nel leggere certe notizie. La deputazione regionale e nazionale che è incapace di risolvere le problematiche dei cittadini di Messina che promette e ottiene però la fusione tra l’Ospedale Piemonte e il Centro Neurolesi. Mancano i tempi, i soldi e le energie per affrontare e risolvere l’emergenze abitative, il lavoro, ecc… ma ciò non accade per il Centro Neurolesi. Siamo felici, strafelici per il personale del Neurolesi ma permetteteci di restare perplessi. Girano per le strade della nostra città dei cattivi pensieri. Dei pensieri deformi, approssimativi, a volte veramente sinistri. Cosa scatta nella testa dei nostri amministratori quando devono decidere? Pesa di più l’emergenza o il cognome del problema? A chi rispondono i politici, se il popolo che li ha eletti non ha (quasi mai) voce in capitolo nelle priorità da risolvere? A differenza delle persone, che si possono tenere a bada, i pensieri si infiltrano dappertutto, anche fra le pareti di Palazzo Zanca, dell’Ospedale Piemonte, persino nella stanza della Commissione sanità dell’Ars che ha approvato il progetto presentato per il tramite dell’assessore Borsellino. Epperò non bisogna pensare male sempre: i politici di Messina meritano la nostra comprensione. Hanno una grossa responsabilità: non far incazzare il SISTEMA. Mai! I politici di questa città non hanno una patria. Solo obbedire al SISTEMA. I politici di questa città non hanno una comunità da salvaguardare e tutelare: perchè non gliela diamo? C’ era una volta il rapporto causa-effetto. Quali sono le cause della Rivoluzione dal basso? E gli illusi, pronti: politiche economiche sociali. Poi qualcuno meno narcotizzato ha spiegato che così non si riesce a spiegare proprio niente. A Messina non scoppia nessuna rivoluzione, non cade nessun impero. Il rapporto causa-effetto è una forma di superstizione, un modo elegante per infinocchiare gli ultimi, merce di scambio per raggiungere il potere. Assuefatti al linguaggio sciatto e massificato del miraggio Accorinti, non battiamo ciglio neppure di fronte alla mistica salvaguardia della salute del cittadino. Significa semplicemente aver deciso che l’emergenza salute è – nè più nè meno – un capitolo triste della nostra quotidianità. Come lo sport, la scuola, i servizi sociali, la raccolta dei rifiuti, il lavoro. La trovo una bella notizia da utente di questa città. Così spero di aver risposto al lettore Carlo C. che ci chiedeva perché IMG Press non aveva scritto una riga sulla fusione Ospedale Piemonte – Centro Neurolesi. Caro Carlo C. mi pare che se ne scriva già molto, se non troppo, magari pure male disinformando così i cittadini, ma questa non è una novità. Epperò non me ne importa nulla dei loro affari. Che Dio ci perdoni, pardon il SISTEMA.