Interrogazione urgente in merito alla problematica Palazzo di giustizia satellite

Con la presente il sottoscritto Avv. Piero Adamo, Consigliere Comunale afferente all’intestato gruppo consiliare,
CONSIDERATO
– che nel mese di aprile 2014 il sottoscritto, sul medesimo argomento, ha inoltrato un’interrogazione che testualmente invitava la S.S. “a rendere partecipe il Consiglio Comunale, e quindi l’intera Città, delle soluzioni da Lei immaginate e dei tempi certi di realizzazione delle stesse, ricordandoLe che ogni mese di “riflessione” e di “approfondimento” costa alla Comunità € 155.978,635 di soldi pubblici e che non basta più “rifarsi” sull’inerzia e sull’incapacità della precedenti amministrazioni per giustificare ogni mese uno spreco di queste proporzioni.
La “responsabilità politica” di scegliere, anche dopo le indicazioni pervenute dal Consiglio Comunale, a questo punto è Sua. Indichi la Sua soluzione concreta e immediata. Non cada nella malattia tutta messinese di “non fare per fare meglio”. La Città ha bisogno di scelte. Subito”.
– che la predetta nota non ha ricevuto alcuna risposta e che si apprende oggi dagli organi di stampa che l’ipotesi principale perseguita dall’Amministrazione, relativa ai locali della “Caserma Zuccarello”, appare non praticabile;
– che, rincorrendo soluzioni non condivise ed intrise di ideologia, è trascorso invano un altro anno con ulteriore, inaccettabile, sperpero di danaro pubblico, pari all’importo da gennaio 2014 a oggi di € 1.871.743,62!
– che il “sistema Giustizia”, come per l’ennesima volta denunciato qualche giorno addietro in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, patisce un insopportabile e gravissimo deficit strutturale con pesanti ripercussioni tanto per gli operatori del settore (magistrati, avvocati, personale amministrativo) quanto per i cittadini;
– che la S.S., a gennaio 2014, “ideologizzando la questione”, si è assunto la responsabilità di disattendere una soluzione concreta indicata dal Consiglio Comunale, ovvero l’ipotesi “Casa dello Studente”, che aveva visto il concorso favorevole di tutte le Istituzioni cittadine interessate (Università degli Studi di Messina, Provincia Regionale di Messina/Libero Consorzio Comunale) e che consentiva ad un tempo l’assenza di speculazioni (i soldi del finanziamento ministeriale circuitavano fra Amministrazioni pubbliche) ed il riutilizzo di due “beni comuni” allo stato dismessi (la Casa dello Studente e l’Hotel Riviera) oltre che la vicinanza netta a Palazzo Piacentini.
– che la predetta soluzione, non pretendeva di essere la “migliore in assoluto”, la soluzione “perfetta”, ma, viceversa partiva dalla necessità di fermare questa enorme emorragia di denaro pubblico di cui Lei, scegliendo di non decidere da più di 18 mesi, appare ormai pienamente responsabile, e ciò al pari di “quelli che c’erano prima”;
– che in ogni caso lo scrivente, giova precisarlo, da operatore della giustizia prima ancora che da consigliere comunale, non è aprioristicamente schierato a favore di un’unica soluzione (esistono anche altre ipotesi che appaiono parimenti concrete come ad esempio la vecchia ipotesi del “mercato ittico” o – da ultimo – i locali ex Poste siti accanto alla “Stazione Centrale”), ma al tempo stesso crede fermamente che si debbano perseguire progetti concreti che non prevedano iter amministrativi e burocratici infiniti ed aleatori;
– che il criterio del “non fare per fare meglio”, in cui anche Lei è caduto, con buona pace degli sprechi di denaro pubblico e delle lobby (quelle vere!), non è più accettabile;
Tutto quanto sopra considerato e ritenuto, il sottoscritto Consigliere
INTERROGA
il Sig. Sindaco al fine di conoscere quali siano le intenzioni dell’Amministrazione sul punto, chiedendo, previo raccordo con la Presidenza del Consiglio Comunale, di riferire in Aula sull’argomento.
Auspicando un pronto riscontro alla presente, tenuto conto che mai come in questo caso “il tempo è denaro” (e Lei sindaco ne ha già consumato parecchio) invio