Insabbiamento della seconda invasatura di Tremestieri

L’insabbiamento della seconda invasatura di Tremestieri, sia pure in occasione di un’ondata di maltempo di elevata criticità, può stupire solo quanti nei mesi scorsi hanno preferito far finta di non vedere le pur evidenti “falle” sia delle operazioni di ricostruzione della diga, che di un percorso ad ostacoli frutto dell’incapacità e della mancata volontà nel risolvere la problematica.
Mi piace ricordare che appena lo scorso mese di luglio, insieme alla collega Donatella Sindoni, ho presentato una delibera che poneva tra le questioni da affrontare proprio le criticità dell’invasatura e il fatto che siano stati necessari ben 3 anni per arrivare alla consegna dei lavori. Al momento quella delibera con la richiesta d’istituzione di una commissione d’inchiesta su Tremestieri è l’unico atto ufficiale portato sia all’attenzione del Consiglio comunale che dell’amministrazione. Spiace dirlo ma a quanto pare in questi mesi non si è insabbiata solo l’invasatura di Tremestieri… Non volevamo essere facili Cassandre ma quella delibera è stata ignorata dal Consiglio comunale, che ha preferito arroccarsi in posizioni anti-accorintiane senza guardare oltre il proprio naso, e dalla stessa amministrazione, impegnata in una lotta anti-tir necessaria,ma limitata ad un solo aspetto della problematica.
Quella richiesta d’istituzione di una Commissione d’inchiesta, tra tanti silenzi, è oggi una voce che potrebbe essere ascoltata alla luce di quanto accaduto, compreso il fatto che siano stati spesi 3 milioni di euro per ritornare allo stesso punto di partenza di tre anni fa. Mi chiedo poi le modalità che portano sempre all’affidamento dei lavori di dragaggio sempre alla stessa ditta Scutteri e se non sia a questo punto preferibile adottare un diverso iter procedurale.

Daniele Zuccarello