La morte di Tiziana… & Media

Noi, socie ed operatrici del CeDAV onlus -Centro Donna Antiviolenza di Messina siamo fortemente colpite per l’ennesimo atto di violenza contro una donna, sfociato in un femminicidio. Tiziana aveva denunciato le violenze subite, senza esito, purtroppo.
Esprimiamo tutta la nostra indignazione a quanto è accaduto e diffuso, in prima pagina, sulla stampa locale, attraverso l’utilizzo di un linguaggio arcaico che altro non fa che giustificare la violenza.
Non è pensabile che, riportando le parole dei parenti dell’assassino, in un mezzo di stampa di larghissima diffusione, qual è la Gazzetta del Sud, si giustifichi il comportamento messo in atto dallo stesso.
“Lei lo aveva portato all’esasperazione” ma l’unica motivazione che ha portato al delitto è la differenza di potere che, ancora una volta, un uomo ha voluto esercitare su una donna.
Un atto di violenza è un gesto consapevole, un omicidio è frutto di azioni consapevoli e intenzionali dove chi agisce escogita, riflette, sa cosa vuole fare, sa cosa sta per fare e lo fa.
I mass media hanno grandi responsabilità nella scelta delle parole e dei contenuti che raccontano la cronaca delle violenze contro le donne. L’uso del linguaggio esprime la consapevolezza etico- professionale di chi scrive rivolgendosi ad un grande pubblico, alle sensibilità e alla cultura delle persone.
Anche la Convenzione di Istanbul, recentemente ratificata dall’Italia e divenuta legge dello stato dal 1 agosto di quest’anno, richiama i mass media alla responsabilità di una informazione corretta senza stereotipi e pregiudizi sul genere.
I giornalisti e le giornaliste hanno il dovere di evidenziare la motivazione di genere come causa profonda della violenza contro le donne, dovrebbero utilizzare frasi che non lascino intendere la pur minima giustificazione della violenza. La violenza è un atto/fatto legato alla responsabilità individuale di chi la esercita, un atto volontario, un crimine.
Un nostro pensiero va alla famiglia di Tiziana e ai suoi due figli, vittime di violenza assistita.

Per il direttivo del Cedav onlus
Carmen Currò – Pres. Cedav Onlus