GIORNATA INTERNAZIONALE SFRATTI ZERO, MOBILITIAMOCI!

La situazione economica e sociale nel nostro Paese sta fortemente degenerando a causa dell’aggravarsi della crisi e delle misure dei governi che si sono succeduti. I diritti e lo Stato Sociale sono seriamente messi in discussione con le ultime “contro-riforme” del Governo Renzi che rischiano di far scomparire per i lavoratori e le lavoratrici le ultime possibilità di un futuro. Tutto questo è inserito perfettamente all’interno delle politiche di austerità che negli ultimi anni hanno aggravato la crisi anziché risolverla, causando l’impoverimento del ceto medio e la caduta nel baratro degli strati popolari del paese.
Chi perde il lavoro, perde la casa: questa è la triste consequenzialità su cui i movimenti sociali per il diritto alla casa hanno messo l’accento in quest’ultimi anni. Il Governo piuttosto che arginare la crisi abitativa, alzando l’offerta di alloggi ERP (nel nostro paese la quota di alloggi popolari è il 4%), redige un Piano Casa a nostro avviso iniquo, che sortirà effetti negativi per le classi disagiate. Infatti col Piano Casa e la svendita all’asta delle case popolari sempre più cittadini, anche per gli effetti della crisi e della precarizzazione del mondo del lavoro (resa definitiva e totalizzante col Jobs Act e l’abolizione dell’art.18) si ritroveranno automaticamente a non poter pagare affitti e mutui. Così facendo non solo si rischia di ampliare il campo dei senza lavoro e dei disoccupati, ma anche di creare un esercito di “nuovi senza fissa dimora” che vedranno venir meno la possibilità, seppur insufficiente, di accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica. Infatti devastanti saranno gli effetti di quello che prevede il decreto in applicazione dell’articolo 3 comma 1 della legge 80 del 28 marzo 2014. Il Decreto prevede la messa all’asta degli alloggi per i quali la manutenzione o la ristrutturazione hanno costi insostenibili per l’ente gestore, in pratica tutti, visto che comuni e IACP dichiarano di non avere alcuna risorsa per le manutenzioni. Il prezzo di base d’asta sarà quello di mercato. Gli assegnatari in possesso dei requisiti per la permanenza nelle case popolari mantengono il diritto di prelazione nell’acquisto, ma al prezzo di aggiudicazione a seguito dell’espletamento dell’asta. In questo modo il Governo avvia lo smantellamento completo della presenza di alloggi pubblici per lasciare libero spazio alla speculazione edilizia e al libero mercato, costringendo gli assegnatari o a indebitarsi per l’acquisto di alloggi senza manutenzioni oppure alla precarietà abitativa visto che il loro alloggio sarà comprato da un privato, che se lo sarà aggiudicato al prezzo d’asta e di mercato.
Questo quadro nazionale si amplifica ulteriormente se si cala nella nostra città, da sempre martoriata da piani di urbanizzazione speculativi che hanno privilegiato l’ampliamento di un mercato privato sempre più inaccessibile agli strati popolari. La questione del Risanamento rimane aperta con gli abitanti delle “baracche” che aspettano da anni un alloggio pubblico, le graduatorie ERP non scorrono, le politiche abitative in senso sociale sono completamente assenti e le Istituzioni (Comune e IACP) non hanno il polso della situazione sugli alloggi in loro possesso, pertanto non riescono a rispondere a una domanda sempre più crescente. I dati sugli sfratti (433 sentenze di sfratto, di cui 385 per morosità, +3,25 % rispetto al 2012), sui pignoramenti (405 nel 2013 + 19,8% rispetto al 2012) e le 700 domande per accedere al bando ERP ci attestano che il disagio abitativo è in crescita nella nostra città. In tutto questo Unione Inquilini prova da circa un anno a sollecitare le istituzioni affinché prendano sul serio il problema e trovino soluzioni che possano fare uscire Messina dall’emergenza abitativa. Ma spesso le risposte sono state insufficienti. A esempio, per quanto concerne l’elenco dei morosi incolpevoli, previsto dalla Legge 124/13, registriamo lentezza nelle procedure da applicare, pertanto siffatto elenco non basta se non è coniugato col passaggio da casa a casa previsto dalla stessa legge. In occasione della giornata nazionale “Sfratti Zero” che si terrà il 10 ottobre in più di cento comuni organizzeremo una Conferenza Stampa alla Sala Ovale del Comune di Messina ore 10.30, per parlare della giornata e promuovere il sit-in contro il disagio abitativo che si terrà giorno 13 ottobre a P.zza Unione Europea alle 9.30 durante la quale avanzeremo delle richieste al Comune di Messina:

• Applicazione del passaggio da casa a casa previsto dalla Legge 124/13;
• Aprire ed aggiornare l’elenco dei morosi incolpevoli previsto dalla Legge 124/13
• Uno screening completo degli alloggi popolari in dote al Comune e allo Iacp;
• La possibilità di mettere a disposizione immobile e alloggi da recuperare ai fini abitativi;
• Un’alta tassazione degli sfitti per contrastare il canone nero;
• Riconvertire aree militari e strutture pubbliche abbandonate in abitazioni sociali;
• Avviare percorsi di autorecupero di edifici che siano nella disponibilità del Comune;
• Il non recepimento dell’art.5 del Piano Casa di Renzi;
• La Giunta e il Consiglio Comunale si impegnino affinché la Regione non recepisca il decreto sulla messa all’asta delle Case Popolari.

Aderiscono: Rifondazione Comunista circolo P. Impastato – La Casa Rossa/R@p Messina Cub – Or.S.A. – Arcigay Messina Circolo Makwan