Rete ospedaliera della fascia tirrenica messinese

Con profondo rammarico si constata che la rete ospedaliera sul versante tirrenico del messinese rimane in una condizione di grande precarietà e approssimazione, soprattutto per quanto riguarda il tema dei Servizi e il Personale. Sebbene da oltre un anno si discuta, si dibatta e si intervenga sugli organi d’informazione provinciali sul progetto “Ospedali riuniti di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo”, proposto e più volte rilanciato dalla nostra Associazione, non si è concretizzato proprio nulla. Nell’ultimo incontro attorno a un tavolo tecnico-politico, costituito dall’Assessore regionale Borsellino, il Direttore dell’Asp 5 e i Sindaci di Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo e di molti Comuni del comprensorio, era passato il “principio della complementarietà” fra i 2 Ospedali; principio – da noi del “Big Bang” sempre sostenuto e rilanciato – grazie al quale gli Ospedali di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo si sarebbero trovati “riuniti”, con la finalità di evitare i doppioni: con un’Area Chirurgica a Milazzo, comprendente tutti i reparti di pertinenza Chirurgica, ed un’Area Medica a Barcellona Pozzo di Gotto, comprendente tutti i reparti di pertinenza Medica, compreso un Polo Medico Oncologico complementare a quello di Taormina ed un Centro Riabilitativo finalizzato al recupero funzionale del malato post-traumatizzato, post-chirurgico, post-neurologico e post-infartuato. Inoltre, i recenti gravissimi accadimenti nella raffineria di Milazzo pongono alla ribalta, in un territorio sul quale già da anni dati ufficiali denunciano un’incidenza di tumori enormemente più alta che in altre zone della nostra stessa Provincia, da un lato la questione ambientale/oncologica e dall’altro la totale assenza di strutture dedicate a tali gravissime malattie.
Il mantenimento in entrambi gli Ospedali dei servizi essenziali, un’unica Pianta Organica, Primari unici nelle varie Divisioni, un unico Direttore Amministrativo ed un unico Direttore Sanitario significherebbero risparmio economico, migliore distribuzione del Personale, ottimizzazione delle risorse economiche e, per Barcellona Pozzo di Gotto, un’evidente ripresa dell’Ospedale con una conseguente importante ricaduta occupazionale.
Desta stupore e nel contempo dispiace apprendere che, ancor oggi, ci siano esponenti di forze politiche barcellonesi che, al contrario, spingono in direzione opposta, tendendo ad illudere la gente nel tentativo di “restaurare” il vecchio con l’idea oramai fuori da qualunque logica di far rivivere l’Ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto allo stesso modo di 30 anni addietro; come se il tempo si fosse fermato, le risorse economiche fossero uguali o maggiori di allora e la tecnologia moderna fosse un’opzione per pochi. Massimo rispetto per le tradizioni e per l’antico, ma quando un progetto è vecchio significa che è fuori del tempo e del contesto territoriale.
Bisogna, invece, battersi – e noi lo stiamo già facendo – affinché a livello regionale si riveda tutta la rete ospedaliera della fascia tirrenica messinese e, soprattutto, il Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Maria Teresa Collica, insieme agli altri Sindaci interessati, si impegni a dare consistenza al progetto già avviato degli “Ospedali riuniti di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo” facendo recuperare la perduta dignità all’offerta sanitaria complessiva del nostro comprensorio.