Almeno per una volta Giustizia è fatta!

La vicenda di Via Nicaragua si trascina da oltre un anno e mezzo in un susseguirsi di abusi, denunce, ordinanze, ricorsi, sentenze e, in ultimo, la tanto attesa azione coercitiva del Comune a restituire il maltolto alla comunità. Questa mattina la squadra comunale di pronto intervento, capitanata dall’ing. Gemelli, si è presentata in via Nicaragua, armata di pala meccanica, per dare seguito all’ordinanza di rimozione forzosa dei cancelli con i quali un cittadino aveva, di fatto, privatizzato la strada. Si sono rese necessarie quattro ore di lavoro per rimuovere e prelevare le due cancellate che, come prescrive la normativa, entrano nelle disponibilità dell’amministrazione comunale e, probabilmente, andranno a custodire un parco pubblico. Un plauso dunque all’amministrazione comunale che ha saputo battere un colpo sul terreno del rispetto delle norme. Terreno da sempre scivoloso per le pubbliche amministrazioni di questa città. Questo è il punto. Ogni qual volta la Giunta comunale si distinguerà per azioni amministrative in netta discontinuità con le passate amministrazioni e per atti concreti che modifichino le condizioni materiali dei nostri concittadini, avrà sempre il sostegno di questo Consiglio circoscrizionale e, ne siamo certi, di tutta la città. Adesso, però, non bisogna abbassare la guardia, perché non basta l’esecuzione formale di una ordinanza. Occorre pretenderne il rispetto sostanziale e pertanto garantire che via Nicaragua sia realmente restituita alla pubblica fruizione. E’ necessario quindi procedere alla rimozione di tutte le altre opere abusive che ancora adesso ostacolano il passaggio pedonale. Dalle dependance in muratura agli enormi vasi cementati al suolo. A tal proposito, tanto per far comprendere quanto radicato e pervasivo sia il rifiuto dell’ordine e del rispetto della cosa pubblica, va detto che neanche un’ora dopo che operai comunale e vigili urbani avevano eseguito l’ordinanza l’ingresso della strada è stato nuovamente ostruito cementando delle fioriere all’asfalto. Poi uno dice che chiama “le Iene”.

SANTINO MORABITO PRESIDENTE 5° CIRCOSCRIZIONE DI MESSINA