COME SPOLPARE IL COMUNE E VIVERE FELICI

Metti che il piano di riequilibrio dei conti dovesse ottenere il parere favorevole della Corte dei Conti, il Governo nazionale, elargirà a valere sul fondo di rotazione (decreto salva Comuni) un prestito di circa 60milioni di euro che andranno a rimborsare poco più della metà dei debiti fuori bilancio ammontanti a circa 110milioni di euro. Poca cosa rispetto ai debiti dell’ente che ammontano a 5irca mezzo miliardo di euro. Ma c’è poco da stare allegri. La cifra sarà accaparrata, giusto quanto emerge da una esame articolato delle varie voci di spesa del piano di riequilibrio, da una parte dei creditori privilegiati, nel senso che hanno avuto il privilegio di spolparsi le risorse dell’ente: dirigenti, dipendenti, consiglieri e assessori che dopo aver fatto causa per aver riconosciuto pregressi compensi ora battono cassa.
E’ un sistema su cui bisogna scrivere la parola fine definitiva. Non si può fare indebitare l’Ente fino a farlo fallire, in una modalità che fino ad ora, per quanto si sappia, non ha avuto conseguenze per coloro che lo hanno messo in piedi, sfruttato e scaricato sulle spalle dei cittadini contribuenti.

SANTINO MORABITO, PRESIDENTE 5° CIRCOSCRIZIONE DI MESSINA