di Alessandro Fumia
Stante i 60 gradi all’ombra, qui nella terra di miraggio, come non tenere bene a mente, l’unico punto fermo di una città che ha smarrito il giudizio e la retta via. Per cortesia non toccatemi Renato Accorinti, l’unico vero sindaco di Messina. Se ci fosse stato un altro Accorinti ieri, e l’altro ieri, non saremmo a questo punto. La sua politica sta nelle cose. I suoi atti sono noti a tutti. I benefici si toccano con le mani: dalla nettezza urbana più efficente, alla viabilità migliorata. Dal verde pubblico accresciuto. Alle partecipate risanate e pronte a ripartire meglio di prima. Per non parlare degli impianti messi a nuovo. Dai conti di bilancio sicuramente amministrati meglio di prima. Dalla cultura agli spettacoli, che senza un euro in tasca, sono il fiore all’occhiello di questa città. Dovrebbero rieleggerlo per i prossimi 10 anni. Un altro mandato per Ranato Accorinti in sella, sullo scanno di primo cittadino e vedrete una nuova Messina.
