Si nomini subito il ministro per le Pari Opportunità

“Si nomini subito un ministro per le Pari Opportunità”. A chiederlo sono i deputati del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato, che hanno avviato una petizione on line (sul sito change.org) diretta al premier Renzi per colmare questa grave vacatio. Attualmente la delega è in mano al presidente del consiglio, che, per ovvi motivi, non può dedicare alle Pari Opportunità il tempo e le energie che il settore meriterebbe. Da qui l’esigenza di un “timoniere” autonomo, per consentire agli italiani di superare le quotidiane difficoltà che la crisi rischia di rendere insormontabili.
“Oggi – si legge nella petizione – a rischio è non solo il benessere ma, in troppi casi addirittura la sopravvivenza delle persone”.
Ed è in questo contesto che spicca il ruolo del ministro per le Pari opportunità, che ha il compito di prendere in carico le situazioni di disagio sociale e di individuare e fornire gli strumenti adatti al superamento degli ostacoli che impediscono il conseguimento di uguaglianza ed equità sociale. Le principali conseguenze della mancanza del ministro vengono individuate nello stallo del Piano nazionale antiviolenza sulle donne, nelle controversie irrisolte tra UNAR e MIUR, nella mancata realizzazione del Piano d’azione biennale per la disabilità, nello stallo dei congedi di maternità e paternità, nelle direttive comunitarie non recepite, recepite parzialmente o non recepite correttamente, etc.

Più volte il Parlamento e le sue commissioni si sono trovati ad affrontare questioni inerenti il ministero per le Pari Opportunità senza però poter contare su un effettivo interlocutore.
Per questo il M5S ha già presentato due risoluzioni che impegnano il governo a nominare un nuovo ministro, ma senza alcun risultato.
“Invitiamo la società civile – afferma la deputata Giulia Di Vita – a partecipare. Chissà che con la spinta dei cittadini non si possa essere ascoltati, visto che abbiamo battuto invano le vie parlamentari.Questa non vuole esser una battaglia sotto una bandiera in particolare, anzi è una battaglia trasversale, aperta a tutti i partiti perché è una mancanza oggettiva che anche il PD ha denunciato”.
“Nonostante i numerosi tentativi e le infinite richieste per la nomina di un ministro per le Pari Opportunità – afferma la deputata Loredana Lupo – questo esecutivo si è dimostrato sordo, lasciando al palo ancora una volta la tutela dei diritti dei cittadini. In merito a tematiche come il piano anti violenza sulle donne o i congedi di maternità e paternità questo governo non vuole prendere una posizione chiara aldilà degli spot propagandistici del premier. L’invito a firmare la petizione è chiaramente rivolto a tutti i cittadini italiani, ma sarebbe bello vedere la firma dei rappresentati istituzionali come il presidente della regione Rosario Crocetta o il presidente della Camera Laura Boldrini, che sulla tutela dei diritti hanno fondato larga parte della loro carriera politica”.