MEZZI DI PRODUZIONE SOTTO CONTROLLO OPERAIO – SOSTEGNO AL BIRRIFICIO MESSINA

L’iniziativa dei lavoratori dell’ex Birra Messina è un esempio di coraggio e dignità operaia che va sostenuto con ogni strumento. La lotta dei dipendenti contro la chiusura del birrificio simbolo della città fu esemplare e coincise con la protesta dei precari marittimi sfruttati da RFI con ignobili contratti a viaggio che reclamavano stabilizzazione e sicurezza dopo la tragedia del Segesta. In quella fase si registrò l’inedita alleanza fra lavoratori che si sostennero nelle rispettive rivendicazioni, nelle manifestazioni dei marittimi non mancò mai l’attivo contributo degli operai dell’ex Birrificio e viceversa.
Le due vertenze sembrano legate dal destino, all’iniziativa coraggiosa degli operai del birrificio che con caparbietà stanno tentando di garantirsi un futuro in città rendendosi protagonisti della produzione, corrisponde la sentenza della Corte di Giustizia Europea, emanata il 3 Luglio u.s. – in allegato- che da ragione ai marittimi precari uniformando il loro contratto a tempo determinato ai contratti similari applicati nel resto delle realtà lavorative, pertanto, dopo anni di precarietà sfruttata per coprire l’esigenza strutturale di personale, R.F.I. avrebbe dovuto provvedere alla loro stabilizzazione. Così si è espressa la Corte di Giustizia europea e la Corte di Cassazione italiana non potrà non tenerne conto. Due vertenze parallele condotte a testa alta da lavoratori con coscienza dei diritti che non si sono abbandonati al vittimismo aspettando la manna dal cielo e reagiscono all’arroganza datoriale con decisione, esempi che le istituzioni cittadine dovrebbero ergere ad emblema di dignità. Banali e pretestuose appaiono le motivazioni dei consiglieri comunali che hanno bocciato la proposta di devolvere un loro gettone di presenza alla causa del “Birrificio Messina”, asseriscono che si creerebbe un precedente… (molti di loro sono lavoratori dipendenti che continuano saltuariamente a presenziare il posto di lavoro e percepiscono un doppio reddito) e non realizzano che Messina avrebbe bisogno di centinaia di esempi simili per mettere un freno all’arroganza imprenditoriale che in nome del “Dio Profitto” licenzia e cancella la residua possibilità di produzione. Mezzi di produzione sotto controllo operaio, è questo l’esempio da emulare che i lavoratori della ex Birra Messina stanno tentando di porre in essere per dimostrare che la produzione può fare a meno di imprenditori in preda alla bramosia del massimo profitto a tutti i costi, esempio che l’OR.S.A. ha deciso di sostenere pur cosciente di non essere economicamente risolutiva. I componenti del direttivo dell’OR.S.A. – che non sono distaccati dal posto di lavoro e non percepiscono nulla per l’attività sindacale- devolveranno il corrispettivo economico di una giornata del loro lavoro dipendente alla causa del Birrificio Messina, è solo uno stimolo per quanti capiscono che il fallimento del progetto Birrificio Messina sarebbe il fallimento di tutti. Lavoratori, cittadini e associazioni che volessero offrire il loro contributo possono darne comunicazione al nostro indirizzo di posta elettronica: orsasicilia@sindacatoorsa.it