IL MALE QUOTIDIANO. narcotizzare la protesta dei poveri

Per l’anno 2014 la Caritas Italiana mette a disposizione risorse aggiuntive per le Caritas diocesane perché siano potenziate iniziative già avviate in risposta alla grave crisi economica in atto. Si tratta di un contributo straordinario che è stato disposto a causa del ritardo dell’avvio del Programma Europeo relativo alla fornitura di beni essenziali e che è destinato all’acquisto di beni alimentari in favore di persone e famiglie. Caritas Messina ha deciso di trasferire interamente queste risorse aggiuntive alle parrocchie dell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia che ne facciano richiesta e che abbiano avviato percorsi di vicinanza e presa in carico delle famiglie povere del territorio. Caritas Messina erogherà un contributo fino ad un massimo di 500 euro a ciascuna parrocchia fino all’esaurimento delle risorse, selezionando le richieste sulla base della qualità dell’intervento proposto, numero di famiglie assistite e documentate, numero di abitanti del territorio di competenza, presenza della Caritas parrocchiale, presenza di un Centro d’ascolto, partecipazione della parrocchia con un proprio cofinanziamento aggiuntivo, capacità di fare rete con altri soggetti ecclesiali e civili.

Caro Direttore,

penso che peggio di così è difficile trovarsi. Hanno combattuto la pratica dell’assistenzialismo ma questa mi sembra una forma peggiore. Spero che siano tante le "PARROCCHIE DELL’ARCIDIOCESI" che non chiederanno nulla, né si faranno portavoce di questo sistema offensivo nei confronti dei poveri. Sono passati tanti anni dal Concilio, ma la musica è sempre la stessa. E dire che il vescovo Gaillot ha chiarito la differenza fra carità e giustizia. A mio modesto parere tale pratica va contro la giustizia, serve solo a tappare la bocca o meglio a riempire la pancia dei poveri e indirettamente a "narcotizzare" la loro protesta.

Lettera firmata