Radio Zanca: Free Tibet libera tutti

Messaggi in codice, pettegolezzi, grandi guerre per piccole cariche, continui giochi al massacro. La "zavorra" locale va avanti così da molto tempo e sembra non avere nessuna intenzione di smetterla. E perché avremmo dovuto dimenticarcene? Solo perché c’è chi vorrebbe fare di questo minitesto il centro della prossima campagna elettorale? Non ci illudiamo, sappiamo che ci aspetta molto lavoro, che il maquillage non basta. E che non basta un buon spot: vedi i piedi scalzi del sindaco … La verità è che stiamo vivendo un tempo in cui quello che conta è l’immagine: e può darsi che la maglietta con la scritta "Free Tibet" appaia a qualcuno simbolo di progresso, di vittoria, di modernità. Ma questa città ha urgentemente bisogno di altro, per esempio di andare avanti: il problema è farsi prendere sul serio, essere creduti, cominciando con lo stabilire che le regole che valgono per i cittadini normali sono le stesse che debbono osservare anche gli onorevoli, i docenti universitari, i professionisti della marcia.