Il male quotidiano: di quale PD si parla, oggi, di quale sinistra?

di Adelaide Martino Cantafio

Non mi sento affatto in sintonia culturale, politica, etica, pratica, simbolica ecc… con questo PD che non ha nulla a che fare col cosiddetto "centrosinistra"! In questi ultimissimi anni, a seconda della propria convenienza, infatti, ha dato vita ad alleanze mortificanti, ha costruito quelle intese, che, più che larghe, io definirei "slabbrate", e, per di più, dopo aver portato alla dirigenza del partito un ragazzino pieno di sé, si è adoperato acchè diventasse premier del nostro paese… Figuriamoci, quindi, se posso sentirmi in sintonia con quello che Renzi vorrebbe incarnare! Un Renzi che pretende gli si creda quando afferma di "essere a sinistra". A parole! A me non genera alcuna fiducia nè solidarietà! Come potrebbe essere, altrimenti, se, nuovo leader del partito e nuovo premier di questo nostro paese, è favorevole a quasi tutte le politiche praticate in Italia da venti anni a questa parte, tra cui le privatizzazioni, i tagli allo stato sociale… in un percorso politico identico a quello che ci ha portato alla situazione odierna? Che garanzie dà un Renzi che ha concluso, fuori dal Parlamento, un accordo con un criminale, quale è Berlusconi, sulla legge elettorale che mortifica, ancora una volta, la libera espressione del popolo? In conclusione, di quale PD si parla, oggi, di quale sinistra? Di quale centrosinistra, se questo "PD" non è riformista, non risulta liberale e democratico, non è affatto attento e aperto?