Radio Zanca: La rivoluzione, si sa, non sfama. Ma forse ci resterà solo quella

La rivoluzione, si sa, non sfama. Ma forse ci resterà solo quella. Volevamo un cambiamento nel modo di gestire la politica e tante bandiere arcobaleno. Se saremo fortunati avremo pane e formaggio perché i programmi rivoluzionari del sindaco Accorinti promettono sfaceli nelle case dei messinesi. Compreremo pasta e latte negli spacci alimentari sperando nel tenerci da parte gli euro per coprire le tasse quotidiane e le tariffe che di sociale hanno ben poco. Ma avremo un sindaco con videocamera incorporata per lamentarci a livello internazionale del costo della politica e della formazione e, all’occorrenza, riversare su You Tube le immagini di un acrobatico Accorinti avvistato sulle pendici dell’Etna con una bandiera No Ponte con tanto di codazzo alle spalle. Mangeremo una volta al giorno per non finire strangolati nella morsa del caro-spazzatura ma avremo un portatile nuovo di zecca coordinato con la play station esclusiva e collegato in wi-fi con l’aspirapolvere fosforescente che spazzerà da solo le strade. La rivoluzione, si sa non sfama e così ci accontenteremo di un bicchiere di vino Denominazione di Origine Contraffatta ma avremo un sindaco che scorrazza su un’automobile fiammante pagabile in vent’anni come un mutuo di casa. Non mangeremo biologico perché non ci fidiamo più dell’Ato3 né di Messinambiente, in omaggio alla rivoluzione e alla privacy, coltiveremo oppiacei di nascosto dal finanziere vicino di casa: tutto questo per dimenticare la rata del mutuo intergenerazionale di Serit Sicilia Spa. Niente di così terribile: una superofferta che partirà da noi e percorrerà tutto l’albero genealogico futuro per arrivare ai nostri pronipoti – e all’occorrenza anche più in là. E loro erediteranno non solo il deficit pubblico ma anche quello privato del bilocale acquistato dai bisnonni. Volevamo pane e politica sociale ma col rincaro della farina ci resteranno solo le maglie colorate del sindaco. E anche di quelle non sapremo la provenienza: bisognerà stare attenti perché si rischierà di avere in casa indumenti prodotti dal lavoro minorile di bambini ridotti in schiavitù. Volevamo volare e vedere l’alba ma dormiremo sotto l’effetto dei tranquillanti per sognare di volare e di vedere l’alba. E neppure una corsa ci potrà salvare dallo stress: distratto dai media e abbagliato dalle luci della ribalta il sindaco ha perso di vista lo sbarco delle navi traghetto con carico di Tir compreso. E così correre per le vie di Messina equivale a uno slalom tra i bisonti (della strada) con tanto di effetti sul cittadino del Monossido di Carbonio. Non a caso i primi sintomi dell’avvelenamento sono l’emicrania e un senso di vertigine: purtroppo il gas provoca anche sonnolenza e questo impedisce spesso alle vittime di avvertire il pericolo. Si può colorare la realtà – alla faccia dell’allarme contro i graffitari e improvvisarsi filosofi? Sì, che si può. Se non puoi abbattere il muro, saltaci sopra. Se è troppo alto, giraci intorno. Se è un muro infinito, allora prendi una bomboletta spray e cambia il colore della rivoluzione. La vera ricchezza è quella che si raccoglie durante il percorso che conduce alla competizione perché lo sport è insegnamento di vita. Mai perdere di vista i fondamentali, caro sindaco… Per noi che siamo abituati a frequentare campi polverosi, spazi fatiscenti, spazi negati c’è sempre una battaglia da combattere e una rivoluzione da vivere. E però: non ce la facciamo più!