Rete Consulta Giovanile…

Le Associazioni Atreju, Ecodem, Fare Verde, Gea Universitas, I Camiciotti, Messina Giovane, Messina Universitaria, Morgana, Noema, Progetto Sud, Università Eclettica si sono riunite per dare vita alla “Rete Consulta Giovanile”. La riflessione condivisa che ha dato impulso alla nascita di un progetto comune e assolutamente trasversale, si concentra sulle scarse prospettive che la Città di Messina offre ai giovani, per i quali l’emigrazione rappresenta sempre più una scelta obbligata e dalle dimensioni, queste sì, “epocali e straordinarie”. In una Città dove esplodono guerre ideologiche nelle quali si contrappone un edificio vuoto ad un altro, senza interrogarsi sul perché di questo “vuoto” che guadagna sempre maggiore spazio in sempre più zone e settori, assistiamo preoccupati all’esodo che colpisce la nostra generazione e ad un disagio sociale non più contenibile. Mettendo in campo un esempio concreto di come si possa “fare sistema”, superando dialetticamente e con spirito costruttivo differenze e divergenze, abbiamo deciso di impegnarci perché abbia termine quel modo di affrontare e di “gestire” le questioni organizzato per compartimenti stagni. Le aree della Fiera, la Zona Falcata, la Via del Mare, il palazzo di giustizia satellite, il Tirone, le baracche, la questione Tir, il palco Aldo Moro, l’isola pedonale, l’Hotel Riviera, l’ospedale Margherita, i collegamenti sullo Stretto, la continuità territoriale, non sono e non possono essere affrontate come questioni separate, da valutare singolarmente e da contrapporre in dibattiti infiniti tra opposte tifoserie. E’ questo prevalente approccio ai temi una della principali cause dell’immobilismo politico e amministrativo che caratterizza la nostra realtà da molti anni e che sembra sempre più ammantarsi di vuota e sterile retorica. Noi oggi vogliamo affermare la consapevolezza che la Città può essere cambiata soltanto in presenza di una visione chiara, estesa e condivisa di ciò che si intende realizzare. Messina si è svuotata in questi decenni di molte delle realtà che un tempo ne hanno sostenuto e caratterizzato la crescita, quindi è necessario ed indifferibile un ripensamento radicale del nostro modello di sviluppo come di quello urbanistico e dei servizi.
E’ ora di finirla con le guerre di religione e con le contrapposizioni sterili ed ottuse che producono soltanto ciò di cui non abbiamo alcun bisogno: chiacchiere. La situazione è arrivata ad un tale livello di criticità da mal sopportare anche i continui eccessi di protagonismo di cui il dibattito politico e istituzionale continua a dare prova. Questo è il tempo in cui è necessario riscoprire il valore e la forza di una comunità, di liberare le energie migliori che la nostra realtà possiede, e di lavorare ad un comune percorso di crescita. Sebbene sia singolare che il richiamo all’abbandono di forme di esasperazione, faziosità ed immaturità provenga dai giovani, riteniamo un nostro preciso dovere impegnarci in questa direzione con fatti, proposte ed esempi concreti, sforzandoci di praticare il cambiamento e non di proclamarlo. In questa fase drammatica che nessuno, nemmeno il cittadino più egoista, può permettersi di ignorare, Messina e la sua comunità devono ritrovare il senso della propria unità. La città è una, come il suo futuro. Una particolare attenzione intendiamo dedicarla sin da subito a quella fascia di più o meno giovani, compresa tra i 25 e i 35 anni, che non studiano e non lavorano, rimanendo a carico delle famiglie, e che giustamente cercano un loro spazio ed un loro ruolo nel contesto cittadino. La “Rete Consulta Giovanile” si impegna a coinvolgere quanti più soggetti saranno intenzionati a dare il loro contributo fattivo al progetto, nello spirito di un approcccio orientato alla concretezza e libero da qualsiasi fanatismo.