BOTTA & RISPOSTA: fanatismi e intolleranza a Messina stanno (pericolosamente) aumentando

Caro direttore, 

ho  la sensazione (fondata?) che i fanatismi e l’intolleranza a Messina stiano pericolosamente aumentando, che l’insicurezza e le nevrosi dilaghino, che i giovani vivano in uno stato di noia e d’indifferenza, privi di lavoro, d’impegno e di cultura. Che risposte dare a chi dice che sono abbandonati al proprio destino?

Lettera firmata

Ognuno di noi è parte determinante del proprio destino, e questo vale anche e soprattutto per i giovani. In loro non riscontro una mancanza di valori, né un carente desiderio di impegno, né una mancanza diffusa di cultura. Certo, non si può generalizzare. Il punto è non indirizzarsi verso tutti i giovani, come fossero un’entità indistinta, ma occuparsi in particolare di quelli che hanno maggiore bisogno di aiuto per formarsi e inserirsi in società. Questa città vive però nell’ambiguità: si parla tanto ma di culture sociali, lo sport è un settore molto abusato, ma ci si comporta da analfabeti. Al Rettore Navarra, al sindaco Accorinti per esempio chiederei: come si aiutano questi giovani, meno talentuosi e meno capaci di costruire un progetto di vita? Cosa gli offre oggi la società? Quali sono le politiche in loro favore? In un luogo vecchio come Messina, la difficoltà della politica è quella di adeguarsi alle mutate esigenze delle giovani generazioni. Cambia il modo di impegnarsi, cambia il modo di istruirsi e cambia il modo di incontrarsi. Se oggi i giovani prediligono i social network per conoscersi non è perché sono ripiegati e non percepiscono più il valore della relazione. Tutt’altro. Sono molto votati alle relazioni interpersonali, alla conoscenza, allo scambio, e tuttavia lo sono in modo diverso. Ci sarebbe tanto da dire ma chi ascolta i problemi dei giovani?  Tutto quello che si può e si deve fare per i giovani è offrirgli opportunità di crescita: saperle afferrare e determinare il proprio destino starà sempre a loro. Non certo chiudere spazi e palestre nè tanto meno fermarsi al proprio cerchio di conoscenze. E i bisogni di una intera comunità a qualcuno interessano?