Amam: la condotta Fiumefreddo non può più bastare!

Dopo l’ennesimo guasto alla condotta Fiumefreddo (stavolta di natura elettrica), si ripropone l’urgente necessità di avviare concretamente il percorso politico-amministrativo fra Amministrazione, Amam e Regione per avere un’altra preziosa alternativa idrica in città attingendo dalla condotta dell’Alcantara!

Ne è sempre più convinto il consigliere comunale Libero Gioveni, che già nel novembre scorso aveva posto l’annosa problematica all’intero Consiglio Comunale chiedendo la convocazione di una seduta aperta alla presenza di tutta la deputazione regionale messinese e dei vertici dell’Amam.

Oggi il consigliere ritorna con forza sull’argomento sottolineando come questo grave deficit rischi di trasformarsi in una vera emergenza (e stavolta non più saltuaria)!

Normalmente – constata deluso Gioveni – si parla di questo importantissima tema solo quando a causa delle sempre più frequenti frane o smottamenti la fragile condotta Fiumefreddo si spezzi in qualche punto interrompendo bruscamente il servizio idrico in città.

Ma proprio perché si continuano a registrare sempre più disservizi idrici in parecchie zone cittadine – prosegue il consigliere – occorre trovare delle soluzioni alternative a quelle attuali per non rischiare di trovarsi ad affrontare sempre impreparati una non certo improbabile emergenza idrica in città, specialmente nelle stagioni invernali dove, appunto, il rischio frane è senz’altro più elevato. Aumentano tra l’altro le zone cittadine in cui – denuncia l’esponente Udc – proprio per diminuzione della pressione nelle condotte, i rubinetti rimangono a secco già nelle primissime ore del pomeriggio!
Segnalazioni arrivano da ogni dove: via Tommaso Cannizzaro, via Salandra, via La Farina, Messina Due, Salita Petrazza ecc.

La SOLUZIONE, quindi – insiste Gioveni – non può che essere rappresentata dalla preziosa condotta dell’Alcantara per la quale però "Siciliacque", concessionario della sua gestione, ha stabilito una tariffa troppo alta per l’Amam (69 cent. al metro cubo), che quindi è costretta a rinunciare!
Si pensi – afferma il consigliere – che l’acqua dell’Alcantara giunge fino Giampilieri perdendosi, però, vergognosamente nel vuoto!

Alla luce di tutto ciò, quindi, Gioveni solleciterà nuovamente la convocazione di una seduta aperta del Consiglio Comunale con la deputazione, affinché si affronti definitivamente la questione trovando delle risorse regionali che riescano a coprire la parte eccedente del costo dell’acqua dell’Alcantara.