
Si è svolta a Palazzo Zanca, la conferenza stampa dei Consiglieri della IV e III Circoscrizione Alessio Mancuso e Andrea Aliotta. I giovani Consiglieri del Partito democratico, sommessamente, esprimono una proposta che cerca di mettere d’accordo tutti, Cittadini, Studenti, Magistrati e Avvocati della nostra città. Dopo aver ascoltato le posizioni delle parti in causa durante il Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza di giovedì 23 gennaio. Dopo un’attenta riflessione e ricerca di strutture idonee per venire incontro agli interessi di tutte le parti. Grazie ad una spiccata ricerca dei particolari e considerando le somme che il Comune di Messina può impegnare per la risoluzione di tale annoso problema. Elaborano la seguente proposta: ”La Casa dello studente” non è sacra in quanto ubicata dove si trova adesso, bensì è sacro il diritto che gli studenti bisognosi abbiano un luogo dove vivere. Il diritto dei cittadini ad avere una giustizia certa nella città, dei rinvii eterni delle udienze per assenza di luoghi dove celebrarle, è altrettanto dirimente. Costatato che per ragioni logistiche è necessario che il secondo palazzo di giustizia sia attiguo a quello attuale, e che, secondo le parti in causa quella della casa dello studente sia la soluzione più auspicabile. Prendiamo atto che la volontà del Consiglio Comunale sia di istituire il secondo palazzo di giustizia nella attuale sede della casa dello studente in via Cesare Battisti e di trasferire la stessa presso altra sede. In un’ottica di collaborazione con tutte le parti in causa chiediamo, al Consiglio Comunale e all’Università degli studi di Messina, di trovare una soluzione alternativa per gli studenti, che non è stata proposta da nessuno poiché non sono in molti a conoscere tale vicenda: l’ex Jolly Hotel, ubicato nel Corso Garibaldi di fronte al Teatro Vittorio Emanuele, è fallito, da qualche anno l’intero palazzo è proposto all’asta con procedura n. 27/2009. Oggi si trova in liquidazione al prezzo di tre milioni e mezzo di euro, e, sarebbe perfetto per ospitare la nuova Casa dello studente perché è già adibita a struttura alberghiera, quindi completo di tutto, ed è situato al centro per rispondere alle esigenze abitative degli studenti che frequentano le facoltà del centro ed è accanto alla fermata del tram. In un’ottica di valorizzazione di tutta la Città e soprattutto del nostro Ateneo non possiamo permetterci che una struttura del genere cada nelle mani di un privato che possa acquistarlo a un prezzo, quello sopra enunciato, che è bassissimo per il bene che ha un valore stimato di quasi 10 milioni di euro. Tale prezzo continuerà a scendere fino a quando diventerà appetibile per il mister “palazzinaro” di turno che lo trasformerà in appartamenti da aggiungere alla miriade di appartamenti costruiti in una città che vede andare via di media 1000 abitanti all’anno per l’assenza di posti di lavoro, ma che continua a costruire palazzi ovunque. La nostra proposta vuole essere una soluzione alle necessità di tutte le parti in causa. Un input anche dal punto di vista storico poiché un palazzo che sorge dove prima del terremoto sorgeva l’imponente “Palazzata”, attorniato da edifici pubblici, non cada nelle mani di speculatori privati.
In sintesi proponiamo che la casa dello studente sia trasferita all’ex Jolly Hotel, e che, il secondo palazzo di giustizia sia istituito nell’attuale Casa dello studente. Questa è la soluzione che noi auspichiamo affinché non ci siano né vinti né vincitori, perché non esisto diritti più importanti di altri. Se tali condizioni non potranno essere rispettate, in virtù dei principi sopra enunciati, non si potrà chiedere agli studenti di lasciare la loro attuale dimora.