Radio Zanca: MEGLIO LA RIVOLUZIONE O LA DEMOCRAZIA?

 

di Roberto Gugliotta

Appena eletto Sindaco di Messina, Renato Accorinti aveva rimosso la porta di vetro e i tornelli che regolavano l’accesso dei cittadini al Municipio dichiarando "Mai più dovrà esserci una barriera che separa il Palazzo dalla sua gente". Purtroppo, ieri, quel Palazzo aveva i cancelli chiusi, sbarrati. Il segno tangibile e inequivocabile del fallimento dell’amministrazione Accorinti è tutto qui. Detto questo poi possiamo spiegare la Tares in mille modi e forse anche di più, possiamo scavare nel recente passato e scaricare su altri le colpe della tassa ma ciononostante non si può assolvere l’attuale Amministrazione. Il dibattito riguarda anche tutti coloro che hanno fatto finta di non vedere la realtà e che ieri con spregiudicatezza erano in piazza quasi fossero spettatori per caso con conseguenze evidentemente inenarrabili. Non faccio fatica a credere le risate che si sono fatte alle nostre spalle in questi anni: noi a denunciare il malcostume, loro a incassare favori. E’ la vita, bellezza! La raccolta dei rifiuti è solo l’ultimo scandalo, naturalmente, queste cose sono state raccontate – non ci sono state sviste -. Da uno come Accorinti però mi sarei aspettato altro anche in termini di nomine assessoriali oltre che di contenuti. La rivoluzione la si porta avanti con i fatti non con le goliardate da liceale: perchè se un ragazzaccio si diverte a disturbare i militari e i missili che dormono, volete poi che sappia anche fare il sindaco? E’ pretendere troppo e hanno sbagliato quei pezzi di SISTEMA che hanno puntato su di lui per scalzare un vecchio amico, Francantonio Genovese, solo perché bisognava rinegoziare gli accordi di un tempo. Ce lo vengano a raccontare a noi di IMG Press che sono per la rivoluzione dal basso… che sappiamo cosa rispondere a ognuno di loro! Sicchè avrei preferito che un dibattito – se doveva esserci – fosse incentrato sulle soluzioni reali in alternativa alla Tares e non sulla (falsa) moralità di molti amministratori. E sul loro persistente, innegabile – e a volte inspiegabile – fascino su certi argomenti. La raccolta dei rifiuti ha reso ricchi alcuni e impoverito molti non a caso la criminalità organizzata ha preteso di metterci il cappello, con buona pace della politica. Questo accade perché anche la mafia ha contezza delle porcherie commesse dalla pubblica amministrazione. Il discorso è più o meno questo: se mangiate voi è giusto che una fetta di torta spetti anche a noi criminali! Anche questo è un fatto o pensate sul serio che oggi sia tutto a norma di legge? E mi fanno ridere che c’è persino qualche cretino patentato che osa sostenere che la protesta di ieri alla fine ha giustificato la Tares per la sporcizia lasciata in piazza. Ma come si può solo pensarlo… a fornire questo alibi al sindaco. Però anche questo strano modo di vedere la realtà è un fatto che ha condizionato generazioni di messinesi, soprattutto giovani: state zitti e troverete lavoro, ponetevi dei dubbi e finirete sotto i ponti! Adesso questa stessa filosofia cara al SISTEMA entra in qualche modo in concorrenza con se stessa: si finisce a fare a botte con la logica pur di tenere buono il padrone. E’ proprio vero: nessun essere umano è bello come un bel potente, peccato che Accorinti è tutto tranne che un potente. E’ rimasto quel ragazzaccio che si divertiva a disturbare i militari e i missili che dormono. Non ha nessuna colpa. Una qualche colpa semmai l’avrebbero i programmatori della rivoluzione dal basso che gli hanno messo contro la crisi economica che sta piegando Messina. Troppo anche per uno come lui. Sull’episodio Tares si può discutere. Forse in questa circostanza particolarissima avrebbero fatto bene chi ha amministrato nel recente passato (Ato 3, Comune, ecc…) a non farsi vedere in piazza, al fianco dei tartassati cittadini, però il pudore non è cosa di tutti. Ma dietro c’è un problema più grosso: la mancanza di idee e progetti da parte della Giunta dal basso.