TARES: caro Renato, perché non parli?

Non le ha mandate di certo a dire al Sindaco Accorinti ieri pomeriggio nella VI Commissione consiliare il consigliere comunale Libero Gioveni durante un’importante e forse decisiva seduta, svolta alla presenza del vicesindaco Signorino e del Dirigente del Dipartimento Tributi Dell’Acqua, per chiarire alcuni aspetti legati alle tanto attese riduzioni per le famiglie più disagiate che saranno frutto del famoso fondo di garanzia previsto dal Consiglio Comunale dell’importo di 1 milione e mezzo di euro!

Gioveni, oltre a evidenziare la totale e reiterata assenza in aula del primo cittadino nell’importante e difficile lavoro istruttorio che ha visti impegnati insieme, Consiglio e vicesindaco, nel novembre scorso per tentare di rendere meno indigesta ai cittadini l’odiata Tares imposta dal Governo Monti, ha lamentato anche e soprattutto il suo assoluto, prolungato ed inspiegabile silenzio su una vicenda che ancora oggi (e chissà per quanto tempo ancora) sta tenendo banco in città e nell’intera nazione e attorno alla quale le preoccupazioni e le tensioni degli ultimi giorni rischiano di sfociare in una sorta di "rivoluzione sociale", che però sembra diametralmente opposta a quella che il buon Renato avrebbe voluto iniziasse dal "basso"!

Il "vero Sindaco", sia nel bene, che nel male, – afferma il consigliere – in questi primi 7 mesi di mandato l’ha fatto e lo continua a fare il suo vice e assessore al Bilancio Guido Signorino che, soprattutto in questa antipatica vicenda della Tares, ha rappresentato il suo "parafulmine"!!

Ma la maggioranza dei cittadini messinesi alle "amministrative" di giugno – incalza il rappresentante del Civico Consesso – non ha votato Signorino, ma ha scelto invece lui, Renato, col suo modo di essere "del popolo" e "col popolo", "con la gente" e "fra la gente"!

• Perché adesso non dimostra di esserlo nei fatti anche in questo momento difficile dove per altro il Consiglio Comunale (unico organo democraticamente eletto), oltre a metterci la faccia e ad assumersi le proprie corresponsabilità, sta tentando in tutti i modi giuridicamente possibili di "addolcire la pillola"??
• Perché il Sindaco (quello eletto) non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito a questo momento difficile, spiegando le ragioni (normative e politiche) che hanno indotto questa Amministrazione a percorrere questa strada?
• Perché il buon Renato, non si è ancora espresso nel dettaglio su come intenda pianificare meglio la gestione dei rifiuti (lasciando invece "crocifiggere" l’altro "parafulmine" in giunta Ialacqua), ovvero su come intenda abbassare già in questo 2014 l’esorbitante costo del servizio di 44 milioni di euro che, insieme all’obbligatoria totale copertura del servizio a carico dei cittadini, rappresenta poi la principale causa del "salasso" Tares?
• Perché, quindi, – prosegue ancora l’esponente Udc – si nasconde dietro ai problemi mettendosi invece in bella mostra e facendosi "osannare" in altre occasioni importanti ma di grande festa come ha fatto, per esempio, il 15 agosto salendo addirittura sul ceppo della Vara??

Non credo sia questo – conclude amareggiato Gioveni – il Sindaco che questa città piena di emergenze avrebbe voluto! Dal "basso" si, ma non proprio…..così "in basso"!