Proposta di nuovo Regolamento degli asili nido comunali

Il sottoscritto Libero Gioveni, nella qualità di consigliere comunale, ai sensi dell’art. 7 comma 3 del Regolamento del Consiglio Comunale, attraverso la seguente, presenta un ORDINE DEL GIORNO relativo alla stesura e all’approvazione di una "proposta di nuovo Regolamento degli asili nido comunali".

Il presente O.d.G. nasce dalla necessità di rinnovare il vigente Regolamento approvato nel lontano 28 ottobre 1988 e che, quindi, risulta ormai fin troppo obsoleto e non più a passo con i tempi, con le esigenze territoriali e dell’utenza, nonché con la normativa vigente in materia anche di attribuzione delle competenze al personale operante che deve essere adeguatamente qualificato.

La modifica più rilevante prevista nel nuovo Regolamento permette di sanare un "abbaglio amministrativo" che si protrae da ben 25 anni (lo spopolamento degli asili nido per 4 mesi consecutivi, da settembre a gennaio) in quanto consentirà i nuovi inserimenti dei bambini già nel mese di settembre in sostituzione degli uscenti che fanno ingresso nella scuola materna, con le relative istanze da presentare quindi non più entro il mese di ottobre (fatto questo che attualmente comporta l’inserimento soltanto nel mese di gennaio), bensì entro il 31 maggio.

Il testo del nuovo Regolamento allegato, è frutto di un lavoro lungo e certosino svolto, in riferimento alla normativa vigente e ad una bozza già esistente agli atti già dal 2007, dal Comitato di Gestione dell’asilo nido di Camaro che, avvalendosi delle competenze professionali, sociali, pedagogiche di parecchi suoi componenti, lo aveva redatto e approvato trasmettendolo in data 21 febbraio 2012 al Dirigente del Dipartimento servizi sociali e, per opportuna conoscenza, anche all’ex Amministrazione e all’ex Consiglio Comunale per tutti gli adempimenti di competenza, ma senza ottenere il giusto riscontro.

Si ritiene, pertanto, necessario accelerare i tempi per l’approvazione del nuovo Regolamento come atto di indirizzo all’amministrazione comunale, da sottoporre anche alle organizzazioni sindacali, al fine di gestire meglio e con più dovizia uno dei settori più delicati nell’ambito dei servizi sociali.