A DENTI STRETTI: Risiko Confindustria Messina

La città degli ultimi alza il tiro e denuncia i ritardi sul programma rivoluzionario del sindaco Accorinti. Persino la Cgil replica pesantemente alle sterili manovre della Giunta emanazione della Rivoluzione dal basso. E come capitava nella società democristiana stile Prima repubblica che questo sindaco vorrebbe abbattere, il “Sistema” fa quadrato. Insomma è cominciata la partita del potere: non solo intorno al traghettamento e a chi ne gestirà il futuro ma anche intorno alla cosiddetta città da bere. Lo potremmo battezzare “Risiko Confindustria Messina” con il rischio di un ribaltone se si applicassero le regole per dirsi idoneo a guidare la casa degli imprenditori. A cascata la crisi potrebbe coinvolgere Palazzo Zanca. Non a caso il Consiglio comunale resta immobile sulle scelte da fare, mentre ancora non è chiaro come si pagheranno i debiti causati dalla raccolta dei rifiuti e gli ulteriori lavori svolti dall’impresa Ricciardello: ma il Comune ha le necessarie coperture finanziarie? Boh! A Palazzo Zanca fanno melina ma si sa già che saranno lacrime e sangue per tenere a bada la situazione. In teoria tutto può accadere. Sì, questo sindaco mostra già le pile scariche e non siamo neppure nel bel mezzo dell’autunno. Non passa giorno che non monti una polemica per ogni sospiro facendo così aumentare il numero di coloro che si lagnano: accusano la Giunta di "volersi sottrarre ai propri obblighi e impegni". Cerca di sedare gli animi il vice sindaco Guido Signorino che assicura che tutto procede secondo i piani, aiutato per l’occasione dall’apparato comunicativo del SISTEMA che ha leggermente mitigato i toni dell’allarme sui conti di Palazzo Zanca, quasi che i debiti siano solo una bugia messa in rete da noi poveri diavoli di IMG Press. Ma sapete bene che non è così, purtroppo! Messina è una città con le pile scariche, peggio del sindaco. Lo diciamo da tempo ma nessuno sembra volerlo capire. Evidentemente c’è sempre qualcosa da lottizzare e una filza di persone da gratificare con il bene Comune: un posto al sole non lo si nega a nessuno. Non vi resta che votare il sondaggio che propone questo foglio elettronico: sperando che i rivoluzionari dello Stretto si liberino, una volta per tutte, dalle catene lobbistiche e diano finalmente risposte un po’ meno vaghe su tempi e cura dell’ammalato Messina.