Servizi sociali: URGE una vera riforma

Non c’è più tempo da perdere, "occorre una vera riforma nei servizi sociali attraverso la gestione diretta!"

E’ questo il pensiero convinto del consigliere comunale Libero Gioveni che, in buona sostanza, vorrebbe cancellare i troppo onerosi bandi, far sparire le cooperative e affidare tutti i servizi ad un nuovo Consorzio comunale che ne assorba direttamente il personale con conseguente risparmio per le casse di Palazzo Zanca.

Il primo a pensare una pseudo riforma dei servizi sociali nella nostra città – ricorda Gioveni – fu l’ex Commissario Gaspare Sinatra che nel 2008 tentò di istituire il cosiddetto C.I.S.S.A. (Consorzio Intercomunale per i Servizi Socio-Assistenziali) in sostituzione dell’ex Istituzione per i servizi sociali.

L’esponente Udc oggi riformula una proposta similare che tra l’altro ha già formalizzato nel corso della seduta della VI Commissione "Politiche Sociali" del 21 agosto scorso.

Il consigliere spiega così le ragioni della sua proposta:
"Certamente determinante risulta in tal senso l’incertezza regnante nel settore per la reiterata assenza dei bandi di gara e le conseguenti proroghe di alcuni affidamenti dei servizi a mezzo trattativa privata, ma considero altresì gravi le ultime inquietanti denunce di anomalie nei sistemi di pagamento! Ritengo inoltre per molti aspetti deleterio continuare a mantenere un macchinoso sistema cooperativistico che negli anni ha rappresentato solo un serbatoio di voti per la politica, determinando per altro un "rubinetto aperto" nelle casse comunali."

Gioveni ricorda ancora che il C.I.S.S.A. doveva nascere con lo scopo di gestire in forma associata, anche con l’ausilio di alcuni enti privati, gli interventi socio-assistenziali e sociali di competenza dei Comuni e delle attuali ASP, attraverso l’adesione anche di Comuni appartenenti al Distretto socio-sanitario D26, condizione questa che permetterebbe anche di attingere dai fondi regionali.

D’altronde – spiega meglio l’esponente Udc – la soluzione del Consorzio aveva trovato riscontro qualche anno fa anche in un altro settore delicato, quello dei tributi, quando si pensò di farli gestire in maniera diretta attraverso la costituzione della "Entrate Zancle".

Nella VI Commissione consiliare, quindi, Gioveni ha invitato tutti i componenti a non escludere l’avvio di un tale rivoluzionario percorso politico che porti ad una gestione diretta dei servizi sociali che, se ci fossero le condizioni giuridiche, consentirebbe di imprimere la necessaria svolta in un settore fondamentale della macchina comunale che ha come primario obiettivo il mantenimento dei servizi alla persona.