Scandalo formazione: vi spiego perché c’è poco da gioire

Il bubbone delle formazione in Sicilia è scoppiato. O meglio: è scoppiato solo a Messina… e non è certo un caso! Già, perché se di sistema distorto si sta parlando, allora il sistema distorto lo è dappertutto oppure non lo è da nessuna parte. A meno che non si voglia sostenere che la formazione è la quint’essenza dell’efficienza e della legalità in ogni provincia della Sicilia, mentre il marcio è solo a Messina! Si può pure sostenere una simile tesi, a patto però di riuscire a trattenere le risate. C’è poco da gioire dunque sullo scandalo formazione che sta interessando la politica messinese e ciò per un semplice motivo: dietro questa inchiesta c’è un feroce scontro di potere che nulla ha a che fare con il bene dei cittadini. Scontro che si sta giocando tutto interno al Pd e che vede contrapposti Genovese e Rinaldi (loro malgrado) a Crocetta e Lumia. La posta in gioco? Le oltre 22 mila preferenze di Genovese e parte del suo sistema di potere. Si vuole annientare Genovese e Rinaldi per far sì che la provincia di Messina non abbia esponenti politici autorevoli. C’è qualcuno che ha interesse a non vedere rappresentata Messina nella politica che conta e questo è un problema sul quale noi Messinesi dovremmo molto riflettere, piuttosto che star lì a gioire per dei provvedimenti restrittivi che semmai dimostrano quanto lo strapotere giudiziario abbia ormai raggiunto livelli insopportabili per un Paese che vuole dirsi civile.

Nicola Currò
nicola. curro@yahoo.it