
Fatto salvo che ironizzare sui “difetti” del prossimo è sempre scorretto, la battuta di Calderoli ha paradossalmente una sua valenza scientifica. Dicendo che la Kyenge è un orango, il vicepresidente del senato ha inconsciamente ribadito ciò che viene insegnato nella scuola pubblica italiana. A differenza di molti altre nazioni, come ad esempio gli Stati Uniti o i paesi islamici, dove ai ragazzi viene insegnato che l’uomo è frutto di un disegno intelligente (creazionismo), nelle classi italiane viene inculcato l’evoluzionismo, vale a dire quella teoria indimostrata che individua nelle scimmie gli antenati dell’uomo. Se come sostengono i glabri pronipoti di Cita, l’uomo è poco più di una scimmia evoluta, ha dunque senso chiedere le dimissioni di Calderoli per confusione temporale?
Gianni Toffali