RADIO ZANCA: VOCI DAL PDL PERDUTO

Ecco un’altra elezione della disillusione per il rinnovo del Consiglio comunale. Siamo preoccupati. Non che invece Messina se ne ambasci troppo, le sventure di Germanà & Garofalo e della loro brigata hanno un’eco inversa nella città che è soprattutto pagnottista. In pochi mesi il Pdl ha dissipato entusiasmi e ammirazione che l’avevano accompagnato fino a Palazzo Zanca: torna da queste Amministrative un partito affranto, con qualche sospetto in più sulle proprie insufficienze e con il morale a terra. Finalmente a terra, viene da dire. Insensibile agli choc, il vertice del Pdl sente per la prima volta l’occasione propizia che fugge. A iniziare dal business sul Prg, delle opere di compensazione per il Ponte che anche se non si farà prevede delle ricche elargizioni ai potentati sotto forma di commesse: incarichi e progetti. Ed è qualcosa, per questo gruppo politico senza grinta che in fondo non aveva esultato neanche dopo la scissione con Nania, Buzzanca e Formica. Chi ha talento trova naturale il meraviglioso. Non che il risveglio sia maturato con la sconfitta nelle Urne: quella è stata solo la conseguenza delle sventatezze commesse in 4 anni di gestione Buzzanca. Quello che è certo è che il Pdl messinese ha mancato i suoi appuntamenti emotivi della stagione politica: prima le Regionali e poi, appunto le politiche, nella prima di quelle partite politiche che avrebbero dovuto lanciarlo in una grande abbuffata di appalti. Non ultima la gestione dei rifiuti. Forse gli viene meglio camuffarsi visto che ha spedito Elvira Amata in missione tra le fila nemiche, lei che è stata grande sostenitrice di Berlusconi e Miccichè oltre uno degli assessori più negativi della Giunta Buzzanca. Il Pdl mostra sufficiente trasparenza in tutte le sue magagne. Perché? Non lo sappiamo, ma andrebbe chiesto all’onorevole Picciolo! Comunque messinesi, il voto è sovrano: basta con i discorsi sulla mentalità, la crescita, il bellissimo mare, le navi traghetto di Franza & Genovese: dà fastidio a loro sentirlo, figurarsi a noi ripeterlo. La politica è questa, i misteri sono finiti, c’è qualcos’altro da scoprire?