RADIO ZANCA: I PERICOLI DELLE PRIMARIE SONO I SERVI SCIOCCHI

La democrazia: in parte si tratta di causa, in parte di conseguenza del declino politico di Messina. Sta di fatto che la quasi totalità della gente è stufa di assistere al teatrino della politica. Questo voto delegato attraverso le primarie è una balla colossale che mette in moto solo la truffa. Si rischia di mandare a Palazzo Zanca non il più autorevole bensì il più sciocco dei servi. Quello utile nel fare gli interessi del padrone o dei padrini. Una città allo sbando non può permettersi un sindaco sciocco né uno spregiudicato affarista intrallazzato con loschi personaggi. Mentre il consulente della Procura Vito Tatò prova a rimettere le carte a posto per quantificare i debiti del Comune la politica fa melina con grave pregiudizio per la comunità dello Stretto. Invece di indicare due o tre nominativi – al di là del colore politico – in grado di riportare sulla rotta giusta Messina si continua a non decidere magari per piazzare al momento giusto l’utile sciocco che eseguirà gli ordini del SISTEMA. Non è la prima volta che lo sosteniamo: a beghe e teatrini tra politici preferiamo professionisti qualificati per traghettare il COMUNE dai debiti. Stiamo ancora aspettando che la politica fornisca i nomi più idonei a portare a termine la missione. E che siamo in un vicolo cieco lo si vede dai nomi per il momento proposti: basta vedere i settori in cui operano per rendersi conto che si tratta di fumo negli occhi. La città ha bisogno di certezze: una diversa politica di assegnazione di deleghe in bianco, più in generale un diverso orientamento dell’Amministrazione può fare una grande differenza, può decretare il successo o il ristagno, se non il fallimento. Nei trasporti come nella raccolta dei rifiuti, nei servizi sociali come nelle costruzioni, nel turismo e nelle finanze come nel mercato immobiliare, le imprese locali dipendono fortemente dalla politica e hanno un ovvio interesse a influire su di essa. Al punto che gli stessi media, blog, sono non di rado intesi, più che come un settore di grande redditività potenziale quali essi sono, come strumento di pressione e di influenza politica. Ovviamente si tratta di una questione di più e di meno. Ed è anche una questione di buona gestione e di orgoglio messinese. Ecco perché abbiamo forte il sospetto che ci sia il tentativo di una scalata al COMUNE attraverso una finta democrazia che si spaccia nelle primarie. Ma attraverso gli utili sciocchi si muove il SISTEMA, cioè quella LOBBY dello STRETTO che ha portato la città al dissesto con operazioni scellerate attraverso anche la svendita del marchio MESSINA. I pericoli della finta democrazia sono anche questi. O anche di peggio