SCUOLA E LILIANA MODICA

Il rinvio della nuova normativa ministeriale sul diritto allo studio, con la quale si vorrebbe rivedere, tra le altre cose, i criteri per l’accesso alle borse di studio degli studenti universitari, deve indurre a una più ampia riflessione sull’intero sistema dell’istruzione nel nostro Paese. Sistema che non gode di buona salute se si considera che negli ultimi dieci anni le iscrizioni universitarie hanno subito un decremento di circa sessantamila studenti, mentre la dispersione scolastica si mantiene su livelli allarmanti con un dato nazionale che fa segnare un 19,2 per cento di giovani che interrompono precocemente gli studi, percentuale che si concentra soprattutto al Sud dove almeno un giovane su quattro non porta a termine un percorso scolastico/formativo dopo la licenza media.
La scuola, in questa situazione, è chiamata a svolgere un ruolo determinante e incisivo per la promozione della formazione continua e per l’attivazione di sinergie con famiglia, enti locali e università. Per combattere la dispersione scolastica non bastano i progetti che si realizzano nelle scuole, ottimi sotto il profilo teorico e analitico, ma sono fallimentari sul piano concreto. Ai ragazzi che abbandonano la scuola e alle loro famiglie mancano progetti di vita, mancano valori etici, mancano contenuti culturali, obiettivi da perseguire. Per tali motivi ritengo che il mondo della scuola debba essere oggetto di una terapia d’urto non più rinviabile e il mio impegno in Senato, qualora venissi eletta come spero avvenga, sarà orientato alla realizzazione di alcuni punti che ritengo necessari e fondamentali per avere una scuola di qualità.
Ogni scuola deve poter contare su un triennio certo di programmazione: né organico di diritto, né di fatto, ma solo quello che serve a dare continuità all’insegnamento con l’immissione in ruolo a tempo indeterminato dei posti che ora sono coperti con incarichi annuali. Per quanto riguarda la formazione è necessario un piano d’investimento per un’istruzione tecnica e professionale di qualità. Investimento teso ad armonizzare il sistema dell’istruzione di competenza dello Stato con quello della formazione professionale di competenza delle Regioni. Tale piano d’investimento deve poi consentire una riduzione del divario territoriale fissando i Livelli essenziali di apprendimento e competenze, finanziare la legge sull’apprendimento permanente e permettere il riconoscimento, la validazione, la certificazione pubblica dei crediti e delle competenze e l’accreditamento delle strutture formative. Infine, irrinunciabile è un vero piano straordinario per l’edilizia scolastica che porti l’Italia ai livelli europei per ciò che concerne i certificati di agibilità statica e consenta di escludere le spese per l’edilizia scolastica dal patto di stabilità imposto agli enti locali così da consentire la costruzione di moderni plessi scolastici.
Impegnarsi per la realizzazione di un sistema dell’istruzione sempre più integrato ed efficiente per ciò che riguarda la trasmissione delle conoscenze e delle competenze sono sicura che aiuterà i nostri giovani ad affrontare con più sicurezza la vita e il mondo del lavoro. La scuola e l’istruzione saranno punti centrali del mio impegno politico, come lo sono stati già in passato, perché sono convinta che della crisi potremo uscirne solo avendo il coraggio di investire sul futuro dei nostri ragazzi.

Liliana Modica