CONDONO EDILIZIO WWF: UNA PROVOCAZIONE CONTRO IL PAESE

Più che una boutade quella di Berlusconi sul condono edilizio è una provocazione contro il paese, sostiene il WWF Italia. Berlusconi in Italia è il padre di due condoni edilizi su tre oltre che di una sanatoria paesaggistica e ha dunque responsabilità importanti e ben definite che si sono trasformate in veri e propri sfregi del Paese.

Il condono di ‘necessità’ infatti, pur non condivisibile sotto il profilo giuridico, aveva forse qualche ragione nella sua prima edizione quella voluta da Craxi nel 1985.
Dopo di allora l’abusivismo è stato legato a operazioni speculative o a realizzazione di opere in aree vincolate.

La prassi dei condoni in Italia ha tolto ogni certezza rispetto ad una efficace persecuzione dell’illecito penale costituito dalla realizzazione di immobili abusivi. Ancora oggi sono centinaia di migliaia le pratiche ancora aperte sui condoni edilizi precedenti.
L’abusivismo non si è mai fermato e si costruisce contando che, dati e i tempi biblici della giustizia, prima o poi arrivi un condono. Questo è un fenomeno non più legato alla povertà ma piuttosto alle imprese edili che aumentano abusivamente le volumetrie assentite, con vari escamotage come ad esempio la realizzazione di sottotetti poi trasformati in attici oppure di terrazzi che poi diventano vani aggiunti o volumi di servizio poi destinati ad altro uso.
Il Popolo della libertà nell’ultima legislatura si era già reso protagonista di proposte di condono soprattutto relative alla regione Campania. Proposte che, qualora approvate, avrebbero fatto venire meno migliaia di ordini di abbattimento esecutivi e migliaia di procedimenti giudiziari in corso, insomma lo stato che nega se stesso perché mentre un organismo cerca di applicare la legge una altro lavora per eluderla.

Il quarto ventilato condono, la cui articolazione sarebbe tutta da vedere, metterebbe poi seriamente a rischio territori delicatissimi quali i parchi perché questi erano stati esclusi dal terzo condono e le pressioni per aprire i termini della sanatoria in queste aree di pregio sono fortissimi.
Al di la di tutto ciò Berlusconi si sta assumendo la responsabilità della corsa all’abuso che sempre avviene al solo annuncio di interventi di condono. E che accelera man mano che questi sembra possano realizzarsi.