RADIO ZANCA: a lezione di politica con Crocetta

Grande l’attivismo natalizio del Governatore Rosario Crocetta: durante il suo tour per Messina non si è fatto mancare nulla. Persino un pranzo da Piero con i suoi più fidati alleati. Per conquistare nuovi spazi (elettorali) Crocetta è andato persino a teatro dove ha pazientemente ascoltato le lamentele degli artisti occupanti: la politica è anche questa. Però la politica è soprattutto energia, programmi, prospettive per la comunità. Ma quello che i cittadini dello Stretto chiedono al Governatore è la garanzia del lavoro: Crocetta sia il garante degli ultimi e non la foglia di fico della politica. In parole semplici è necessario che il Governatore spieghi bene come farà a rilanciare l’occupazione, riqualificare il territorio, risanare la sanità salvaguardando la salute degli ammalati obbligando i partiti a comportarsi in maniera etica. In Italia, in Sicilia però lo è in particolare, la politica ha questo di paradossale: è buona sul breve, sulla sopravvivenza, ma è egoista sul futuro. Chi amministra, purtroppo, non si interroga mai sul domani (o si interroga poco), preferisce mettere a profitto le occasioni. Prendete per esempio Messina ha avuto tante di quelle occasioni per ritagliarsi uno spazio, delle opportunità ma le ha miseramente sprecate per colpa della sua classe politica. Si possono ridurre le spese e amministrare bene senza creare scompensi alla collettività, o compromettere la qualità delle cure offerte. Basta scegliere persone capaci e non affidarsi ai soliti noti affaristi. Crocetta, al di là dei giri di parole, deve dimostrare con i fatti che i cittadini possono contare su di lui. Ci sono situazioni in cui una mancanza (di risposte) si traduce in un guadagno del potere criminale. Nella partita per il futuro dell’Isola, dunque, è necessario scendere in campo e giocarsela a testa alta. Il non gioco aiuta l’inciucio, la porcheria, la corruzione, la perdita dei valori per segnare una linea di continuità fra la mafia e chi amministra, per far sì che il cittadino non distingua subito dove finisce la realtà e dove invece comincia il comitato d’affari.