Ponte Messina: Verdi, da Monti uno schiaffo all’Italia onesta

"La decisione del Governo sul Ponte sullo Stretto di Messina è uno schiaffo all’Italia onesta. Com’è possibile che un governo che taglia i fondi per l’assistenza ai malati di Sla non cancelli immediatamente un’opera che costerà più di 8,5 miliardi di euro e che rappresenta la sagra dello spreco e dell’inutilità". Lo dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Con gli 8,5 miliardi di euro del Ponte sullo Stretto si potrebbero realizzare 90 km di metropolitana o 621 Km di rete tranviaria, acquistare 3.273 tram e 23mila autobus ecologici rivoluzionando il trasporto pubblico nelle nostre città e affrontare finalmente il problema dei pendolari che vivono una situazione drammatica. Invece di buttare quelle risorse si potrebbe attivare un vero e proprio piano nazionale per il trasporto pubblico che consentirebbe di salvare i posti di lavoro messi in pericolo dalla crisi del settore automobilistico e dalle minacce della Fiat di lasciare l’Italia. Si potrebbe predisporre un Piano straordinario contro il dissesto idrogeologico che mette il ginocchio il paese a ogni pioggia? incomprensibile che il governo abbia deciso di tenere in vita una cattedrale dello spreco che, tra l’altro e’ stata bocciata dall’Unione europea, che ha escluso il Ponte dai dai progetti prioritari nel quadro delle grandi reti trans-europee per il periodo 2014-2020. Il Ponte sullo Stretto di Messina – conclude Bonelli – produrrà solo debito e sperpero di denaro pubblico senza particolari vantaggi sull’occupazione e per i cittadini: si tratta solo di un regalo, a spese dei contribuenti per le lobby degli affari e del cemento".