Il tram è salvo, ma per quanto tempo ancora?

Centinaia di migliaia di euro risparmiati all’anno dall’ATM a fronte di un’uscita di poche decine di migliaia di euro! COME??

Semplicemente interrompendo l’appalto quasi decennale per la manutenzione e il controllo dell’infrastruttura tranviaria con l’impresa “Ventura” e assorbendo dalla stessa le pochissime ed esperte unità in organico, visto che i soli ed attuali 3 operai addetti alla manutenzione della linea ferrata riescono con competenza e professionalità a portare da soli avanti la “baracca” (arrivando ad un massimo di 7 unità solo in caso di lavori straordinari notturni).

E’ questa la soluzione prospettata dal consigliere Udc della terza Circoscrizione Libero Gioveni, che interviene in merito alla paventata sospensione del servizio della tranvia per effetto della protesta (certamente legittima) della ditta “Ventura” legato alla mancata corresponsione dei crediti vantati dall’ATM per il servizio reso in questi ultimi anni.

Gioveni ricorda che dopo l’inaugurazione del tram avvenuta il 3 Aprile 2003, l’impresa “Ventura” ha proseguito il proprio rapporto con l’ATM (e quindi con Palazzo Zanca) ininterrottamente, attraverso anche delle speciali proroghe concessegli dall’azienda trasporti a partire dall’anno 2006.

Nel 2008, inoltre, alla stessa impresa l’ATM affidò anche la manovra e la manutenzione dello scambio ubicato sotto il ponte “Gazzi” che consente l’ingresso delle vetture del tram all’interno del deposito.
E se da un lato – evidenzia il consigliere – tutto ciò non può che rappresentare un onere troppo grande per le asfittiche casse dell’azienda trasporti, dall’altro non si può certamente pensare che i 7,7 Km. di linea ferrata a doppio binario rimangano senza alcun tipo di copertura manutentiva, in quanto le ripercussioni sull’esercizio e sulla sicurezza degli utenti si rivelerebbero certamente pesanti!

Nelle more, infatti, di potenziare i sistemi tecnologici e di sicurezza della tranvia attraverso la realizzazione, per esempio, dei tanto decantati semafori intelligenti, i livelli minimi di sicurezza all’utenza devono essere garantiti mantenendo in efficienza la linea! Ecco perché, anche alla luce degli ultimi episodi legati al paventato blocco del tram (poi scongiurato grazie al senso di responsabilità dei vertici dell’impresa), non può che sorgere spontanea la domanda:

• quante risorse risparmierebbe l’ATM se “chiudesse” definitivamente i rapporti con la ditta “Ventura” assorbendo direttamente le pochissime maestranze in organico (da 3 a 7 unità) visto che queste, per altro ormai abbastanza formate ed esperte, non graverebbero di certo finanziariamente alla stessa stregua di un appalto?

Ecco riportato un esempio pratico:
il costo al metro lineare per il livellamento delle rotaie è di 143 euro per una lunghezza giornaliera complessiva di circa 20 mt. eseguita normalmente con n. 4 unità.
I conti sono presto fatti: 2860 euro (143 x 20) viene a costare all’ATM una giornata tipo per questo genere di attività manutentiva a fronte invece di un costo di manodopera complessivo di circa 400 euro giornaliero e notturno (100 x 4)!

QUESTI SONO NUMERI REALI, NON FANTASIE!

Gioveni, quindi, si appella al Sindaco Buzzanca, all’assessore alla mobilità urbana Capone e al Commissario dell’ATM Alligo, affinché valutino tale proposta che certamente, tolte le spese vive per l’acquisto della necessaria attrezzatura, potrà garantire la regolarità e la sicurezza dell’esercizio tranviario con un notevolissimo risparmio per le casse aziendali.