RADIO ZANCA: D’ALIA SDEGNATO DALLE NON RISPOSTE DELL’ONOREVOLE PEPPINO

"E’ lontana da me l’idea di dare lezioni di moralità a Buzzanca, anche perchè sarebbe certamente una causa persa, vista la nota sensibilità politica e istituzionale del sindaco di Messina. Il mio è un invito alla serietà e alla trasparenza. Non si può ignorare una decisione della Corte costituzionale che dispone il divieto di cumulo di più incarichi elettivi". Lo dice il presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore siciliano, Gianpiero D’Alia. Cosa succederebbe se la cosiddetta “società pensante” messinese dicesse ai colonnelli che sostengono la carriera politica di Peppino Buzzanca: guardate che se continuate a fare questo schifo di programmi, che faranno anche vincere le amministrative ma lasciano indifferenti gli investitori, chiudiamo i cordoni della borsa? A Messina, la città da bere ha questo di paradossale: è sveglia sul breve, sulla sopravvivenza, ma è lenta sul futuro. Non si interroga mai sul domani (o si interroga poco), preferisce mettere a profitto le occasioni (lottizzazioni, cambi destinazione d’uso, gestione impianti, nomine clientelari). Non invita perentoriamente sindaco e assessori a imparare a fare le cose con un briciolo di decenza; s’industria – semmai – lei a sfruttare al meglio le grandi operazioni creative. Ricordiamo tanti di quei disastri che non capiamo il perché i cittadini restino in silenzio quando invece dovrebbero scendere in piazza per una cosa sacrosanta: salvaguardare il domani ai propri figli. Il senatore D’Alia ci sembra un tantino disamorato del sindaco che ha contribuito a far eleggere: normale, non credete? Se Buzzanca fa vedere i sorci verdi ai messinesi è comprensibile che D’Alia intervenga. Nessuno con un pizzico di sale in testa vorrebbe avere più rapporti stretti con un sindaco che prova a tenere i piedi in più staffe o se preferite, il culo in più poltrone. E’ probabile, come crediamo, che persino il capo dei senatori dell’Udc lo ritenga inaffidabile. Voi che cosa ne dite? Ecco perché è un segno di democrazia partecipata votare il sondaggio di IMG Press a proposito della vicenda Buzzanca. Come giustamente sostiene anche Gianpiero D’Alia, “se Buzzanca ha un minimo di rispetto per chi lo ha votato e per i partiti che lo hanno sostenuto, dovrebbe dire se vuole continuare a fare il sindaco o il deputato, visto che entrambi gli incarichi non li può ricoprire. Nel resto della Sicilia, altri esponenti politici che si sono trovati nella stessa situazione, hanno con serietà e correttezza fatto una scelta. Cito i casi del senatore Stancanelli; dell’onorevole Nicotra; dell’onorevole Federico; dell’onorevole Ardizzone, che non hanno traccheggiato un secondo, adeguandosi alla decisione della Corte. Sarebbe grave che, come già è avvenuto in passato, Buzzanca tenga sotto scopa le pubbliche istituzioni nella speranza di trarne un vantaggio politico. Certi comportamenti non sono più sopportabili e pregiudicano eventuali rapporti futuri con il partito che egli dice di voler rappresentare". Cittadini, solo voi avete un grande potere: riscrivere o strappare l’ultima pagina della storia.