Messina al voto: Sindaco dopo sindaco la città non decolla nonostante il fiume di parole

Che confusione! I messinesi chiedono chiarezza, progetti, speranze e una volta di più la cosiddetta classe dirigente fa melina. Peggio. Scherza con il fuoco sulla pelle della gente. Tra qualche mese si deve tornare alle urne per scegliere un nuovo sindaco e che fanno i partiti di centrodestra e centrosinistra? Scappano dalle proprie responsabilità.

Al contrario, questo grande evento, dovrebbe offrire momenti di riflessione e confronto su tematiche di grande importanza per la società odierna, per tanti motivi smarrita e confusa e in cerca di speranza nella Politica. Messina al voto: siamo tutti assai preoccupati della crisi economico-finanziaria che ha sconvolto le nostre vite e le nostre abitudini, ma forse dovremmo riflettere maggiormente anche sulla crisi etica e di valori per riscoprire motivi di speranza su cui poggiare la nostra vita.
Sindaco dopo sindaco la città non decolla nonostante il fiume di parole. Senza paura di essere smentiti possiamo affermare che per troppi anni la nostra politica del benessere a ogni costo e del consumo senza regole, ha cercato di costruire sulla sabbia molti castelli. Molti di questi sono crollati alle prime difficoltà, anche per mancanza di senso del sacrificio, dell’onestà e della responsabilità.
Di fronte all’attuale crisi – tra virus e guerra – anche noi ci siamo lasciati prendere dal panico, dalla paura e dallo sconforto. Non sappiamo più trovare motivi di coraggio e di speranza e ci lasciamo prendere dall’angoscia e a volte anche dalla disperazione perché forse ci rendiamo conto che la nostra città – ovviamente ci riferiamo ai palazzi istituzionali – non ha fondamenta e che all’abbattersi delle intemperie tutto è crollato.
Invece, solo un brusco cambio di rotta, di uomini, di etica, può sconfiggere tutte le paure che ci portiamo dentro.
Abbiamo dimenticato che la condivisione dei progetti, delle opportunità crea sempre comunione e speranza, perché contribuisce al vero bene comune. Onestamente non abbiamo udito queste affermazioni da nessun politico che si dice pronto a guidare la città.
Purtroppo, nella nostra provincia, oggi abbondano i casi di corruzione che vedono coinvolte personalità a tutti i livelli: imprese, organizzazioni, partiti, e anche del governo.
Persone che dovrebbero essere modelli di onestà e legalità e che hanno impoverito tutta la società non solo per quanto hanno rubato, ma anche per il disprezzo dei valori umani e sociali.
Chi se ne occupa attualmente? Chi avrà la forza e il coraggio di liberarci dalle catene? Federico Basile? Francesco D’Uva? Maurizio Croce? Nino Germanà o Franco De Domenico?
Se volete ve lo mettiamo per iscritto!