25 settembre, Sicilia. Ci siamo ridotti come le ragazze dei bordelli di Lucky Luciano istruite a dire “scusi le spalle”

Messinesità da operetta – Volete essere ricordati come dei filantropi? Benissimo regalate spazi verdi e biblioteche a giovani e anziani di Villa Lina o Santa Lucia sopra Contesse. Riqualificate San Filippo superiore e il villaggio Galati Marina (tra annunci e insicurezze) invece di fare i santi mentre i poveri diavoli pagano pegno per colpa delle vostre leggerezze.

Ho il terrore di dover ammettere che il Sistema Sicilia abbia fatto un così certosino lavoro nella distruzione dell’autostima dei cittadini che, parafrasando Alfio Caruso – ci siamo ridotti come le ragazze dei bordelli di Lucky Luciano istruite a dire “scusi le spalle”, quando la prendevano di dietro…

Solo così si spiega il perché nonostante la spazzatura abbondi per strada e nei Palazzi, la città puzzi di urina, le strade crollano, i servizi offerti sono scandalosamente scarsi, nessuno si ribella. Una volta pensavo davvero che questa città, scartata dalle istituzioni, fosse ancora in grado di cambiare marcia, oggi ho perso per strada molte di quelle illusioni. Non è accettabile che i messinesi non abbiano la forza di scendere in piazza per salvaguardare il loro diritto alla dignità.

E mentre si danza il minuetto del comando, c’è chi si domanda, retoricamente, se ci sono o no le lobby in Consiglio comunale e nei Palazzi istituzionali. Si parla di una girandola di cambiamenti ma la verità è che… se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!