
Da dovunque si parta per raggiungerla, la meta è lontana. Mare, voli, boschi, colline, molte curve, poi, quando ormai si perde quasi la speranza di arrivarci, il sogno diventa un panorama inaspettato. Veronica Simula, una bella ragazza di Sassari, fin da piccola ho coltivato una passione profonda per l’arte, la creatività e l’eleganza, elementi che l’hanno naturalmente indirizzata verso il mondo della moda.
Ha frequentato il Liceo Artistico con indirizzo Moda, dove ha avuto modo di esprimere la visione creativa attraverso schizzi, tessuti e progetti sartoriali. Attualmente frequenta il secondo anno dell’Accademia di Moda: “Un percorso che mi sta permettendo di affinare le mie competenze e di crescere come futura professionista del settore. Parallelamente agli studi, ho avuto esperienze lavorative che mi hanno insegnato il valore della comunicazione e del contatto con il pubblico: ho partecipato a sfilate e lavorato come promoter durante la stagione estiva in un ristorante. Queste esperienze mi hanno arricchita non solo professionalmente, ma anche a livello personale”.
Sta per ottenere il diploma da sarta, un traguardo importante che rappresenta per Veronica un passo concreto verso una carriera sartoriale consapevole, basata sull’attenzione ai dettagli, la qualità artigianale e la creatività personale.
“Amo anche la mia terra, le sue tradizioni e la sua musica: nel tempo libero mi dedico con passione al ballo sardo e alla lettura, due attività che mi permettono di restare radicata alle mie origini e, al tempo stesso, di aprirmi a nuove idee e ispirazioni. Vengo da una famiglia che mi ha sempre sostenuta, trasmettendo valori come la determinazione, il rispetto e l’importanza di inseguire i propri sogni con impegno e umiltà. Il mio sogno è lavorare nel mondo della moda unendo creatività, tecnica e autenticità, per creare qualcosa che racconti chi sono e da dove vengo”.
Veronica, che cosa rappresenta per te la fotografia?
La fotografia per me è più di un’immagine catturata, è un linguaggio, un modo di raccontare storie, congelare emozioni e dare forma ai ricordi. È autenticità, è vedere la realtà con occhi diversi.
Che cosa ti ha spinto verso la moda?
Mi affascina da sempre, fin da bambina. Fa parte di me e mi ha portata a studiarla: prima al liceo artistico Filippo F. di Sassari, ora in un’accademia di moda. Amo sperimentare, giocare con forme, colori e tessuti. Disegnare mi permette di raccontare chi sono, senza bisogno di parole.
Quali sono stati i momenti più importanti di questa esperienza?
Quelli di scoperta. Scoprire nuovi lati di me stessa attraverso un abito, un servizio fotografico, un confronto con chi vive la moda in modi diversi. Ogni sfida, ogni traguardo, ogni nuova consapevolezza ha lasciato il segno.
Cosa ti ha insegnato questo ambiente a volte seducente, altre spietato e cinico?
Che la bellezza non è solo estetica, ma una forza che nasce dalla sicurezza e dalla consapevolezza. Su questo aspetto sto ancora lavorando un po’. È un mondo che affascina e seduce, ma può anche creare illusioni.
Ho notato che valorizzi molto lo sguardo. C’è un motivo dietro questo dettaglio?
Lo sguardo è il dettaglio che più mi piace. Parla senza bisogno di parole, rivela emozioni nascoste e crea connessioni. Valorizzarlo significa dare profondità alle immagini e raccontare verità senza filtri.
C’è un legame magico tra corpi, bellezza e set fotografico?
Sì, è una fusione tra arte e vita. Ogni posa, ogni movimento, ogni ombra contribuisce a creare un racconto unico.
Quanto sono forti le tue spalle? Hai mai avuto paura del giudizio degli altri?
Sono forti, ma non invincibili. Ci sono stati momenti in cui il giudizio degli altri mi ha pesato, soprattutto perché da ragazzina, durante le medie e l’inizio delle superiori, sono stata bullizzata. Ma ho imparato a distinguere ciò che conta davvero. La vera forza sta nell’avere fiducia in sé stessi, senza dipendere dagli occhi esterni. E soprattutto fregarsene del giudizio degli altri è difficile, sì, ma piano piano si impara. Io sto ancora imparando.
Cosa sogni più spesso?
Sogno di trovare nuovi modi per esprimere chi sono, di vivere esperienze che lascino il segno e di sentirmi libera, senza limiti imposti. Sogno di riuscire a realizzare il mio obiettivo: lavorare in un’azienda di moda.
In che cosa sei diversa dai tuoi 18 anni?
In 3 anni Sono cambiata. Ho maturato una consapevolezza diversa. Prima guardavo il futuro con impazienza, ora con curiosità e rispetto per il percorso che sto costruendo.
Che saggezza ci serve per vivere il presente?
Serve la saggezza di accettare ciò che arriva, di non rincorrere ciò che sfugge e di trovare bellezza anche nelle piccole cose. Tutto sta nella semplicità.
Se volessi scrivere un romanzo prendendo spunto dalla tua vita, cosa dovrei mettere in risalto più di tutto?
La mia capacità di evolvermi, di cercare sempre qualcosa di nuovo, di trasformare le sfide in opportunità. Perché non sono una persona che si arrende facilmente.
Molti sostengono che tutto ciò che doni al mondo torna indietro in moltissime forme inaspettate… Pensi sia possibile?
Assolutamente sì. La generosità, l’arte e l’amore che condividiamo creano connessioni che ci arricchiscono, anche quando meno ce lo aspettiamo.