Miriam Moretti: nelle donne c’è sempre una lotta che gli altri non vedono

A volte vivere è un’azione puramente meccanica, come, nuotare, correre, viaggiare. Basta muoversi e si va avanti o, per lo meno non si sprofonda giù. Miriam Moretti lo sa bene, o forse non lo sa e lo fa e basta, impegnando la sua giovane esistenza a vivere d’emozioni a cominciare dai viaggi…

Spiega: “Sono sempre stata una bambina timida e introversa. Fino a quando all’età di 15 anni il modo di vedere questo mondo contorto ha fatto di me un’altra persona. Ho avuto davvero una vera e propria metamorfosi, da essere una bambina innocente, riservata, paurosa.. mi sono ritrovata a essere una ragazza intraprende, forte, ribelle e socievole.  Questo mio essere ribelle mi ha portata ad avere grosse difficoltà: la mia mente era offuscata da una visione del mondo tutta mia, fino a quando mio padre un giorno mi disse di decidere se avessi voluto continuare questa vita, me ne sarei dovuta andare di casa. Forse in quel momento per lui poteva essere una frase fatta, ma io la presi alla lettera e feci le valigie e a 16 anni me ne andai di casa. Andai in Svizzera raggiungendo mio fratello maggiore, lì ho frequentato una scuola di integrazione durata circa un anno, ma dopo mi resi conto che quell’ambiente non era adatto a me e dopo un anno e mezzo tornai a casa in Puglia. Ripresi le mie vecchie abitudini fin quando decisi di trasferirmi a Londra. Ho capito i miei errori, ma sono errori che mi hanno fatta crescere, rimanendo sempre la bambina timida e innocua con un vulcano dentro… per questo adesso mi sento diversa, empatica, sensibile anche se non si direbbe”.

Miriam è sincera, diretta, trasparente. Magari vi sembrerà troppo dura con se stessa ma la sua qualità è proprio la schiettezza nel raccontare la storia. A noi sembra una ragazza emotiva, magari carica d’ansia, ma espressiva con due fari per occhi e un bagaglio pieno di avventure. C’è gente che ogni mattina beve il caffè e poi c’è gente che vive all’ultimo respiro la vita. Miriam appartiene a questa categoria: quando si apre il sipario, ingrana e tutto diventa più facile. Andando a vivere a Bologna ha messo a posto alcuni tasselli del quotidiano come continuare la scuola per prendere il diploma, avere una vita più serena. “Ho sempre avuto la voglia di sfondare in qualcosa, la moda, il fashion, l’arte in generale. Tutto ciò che è diverso mi affascina, tutto ciò che è ambiguo, con significati intrinsechi…”Vengo contattata spesso da fotografi affascinati dal mio modo d’essere o forse semplicemente dal mio viso: il mio sogno sicuramente sarebbe quello di realizzarmi, sono sicura che prima o poi arriverà anche il mio tempo. Ora mi resta che ammirare ogni piccolo progresso”.

Il suo è un messaggio tra le righe del racconto: bisogna essere positivi, cercare il colore anche quando ti sembra tutto nero. La vita è così, ci sono tante situazioni da affrontare e bisogna sempre prendere il lato positivo, anche se le origini lasciano cicatrici: come darle torto?

Nasci in Puglia, vivi a Bologna. Questa frenesia da cosa nasce?

Ho vissuto in diverse città, completamente differenti dalla mia zona. Nasce sicuramente dalla voglia di evadere in tutto e per tutto, dalla voglia di sentirmi indipendente, sicura di me, osare, conoscere, sentire nuove sensazioni e riuscire a cavarmela sempre da sola.

Ti consideri una ragazza complicata o disillusa?

Mi considero una ragazza complicata e anche disillusa. Ho un certo tipo di ragionamento che va dalla concretezza all’immaginazione. Metto sempre in riferimento però ogni mia conoscenza, ogni mia esperienza e valuto molto le idee della gente.

Come hai costruito tutta questa fiducia in te stessa?

Parlare di fiducia totale in me stessa è ancora presto, ci sono situazioni in cui cado nella trasgressione e inerzia. Su questo ci sto lavorando. Poi c’è un altro tipo di sicurezza a impatto, su quello non ci sono dubbi. Non sono di certo nata fiduciosa in me stessa e questo lo rivelava il mio carattere debole da bambina, ma ho sempre pensato di poter dare di più. Per questo non smetto mai di evolvermi.

La fotografia ti ha sicuramente dato una mano ad emanciparti. La prima volta in uno studio come l’hai vissuta?

Non amo molto le foto in studio, preferisco foto in natura, per strada, con sfondi non strutturati. Mi sono sempre divertita a fare foto sin da piccola, anche per conto di un mio grande amico. Poi quest’anno hanno iniziato a contattarmi vari fotografi, fare foto con gente che non conosco, non mi mette per nulla in imbarazzo se si instaura un certo feeling. La prima volta mi sono senz’altro divertita, è questa la sensazione che prevale.

Si dice che nelle persone forti c’è sempre una lotta che gli altri non vedono. E’ stato così anche per te?

È stato così anche per me. Ciò che ti rende forte non è altro che credere in te stessa e in tutto quello che fai. Non importa degli sbagli né delle esattezze commesse, importa dell’unione di tutto il complesso. Passare da bambina fragile e introversa a una ragazza forte, matura e socievole non ha fatto altro che completare la mia persona.

Che priorità hanno quelle della tua generazione?

Ognuno ha la propria priorità, io non faccio di tutta l’erba un fascio, è sbagliato farlo. Siamo diversi menomale, altrimenti avremmo tutte le stesse aspirazioni.

Il tuo volto è molto espressivo: sembri bella e pronta per girare un film. Confessalo è il tuo sogno nel cassetto?

Oh grazie, per il complimento, certo sarebbe bello essere notata da qualche regista, ti confesso che ne sarei entusiasta, ma al momento ti dico anche che non è il mio sogno nel cassetto. Comunque sia ben venga.

IMG Press ti abbiamo scelta come volto del futuro. Tu questo futuro per le ragazze e la fotografia come lo vedi?

La fotografia nel mio concetto di visione, non è altro che l’espressione. Esattamente come un film. Con una fotografia puoi far riaffiorare ricordi, emozioni, sensazioni di vario tipo. È senz’altro un futuro degno di esserlo.

Cosa pensi della politica?

Non penso nulla sulla politica, ti dico che sono abbastanza distaccata da questa utopia.

Dove a tuo parere chi governa ha fallito?

Più che fallito, è caduto come sempre nell’ipocrisia, ed è questo che ha fatto cedere l’attenzione a molti giovani.

Che pensi del femminismo?

Quale donna non sosterrebbe la parità politica, sociale ed economica?

Oggi cosa ti manca?

Nella mia vita in generale nulla, sono fidanzata da anni, ho una casa accogliente, una famiglia che mi ama e soprattutto una famiglia unita. Questo è quello che in qualsiasi momento di crollo mi fa stare bene. Soprattutto in questo periodo che sono alla ricerca di un’occupazione seria e che mi possa dare un buon profitto, una crescita personale e una certa stabilità. Spero di riuscire a trovarla al più presto.

Che cosa diresti alle ragazze che si innamorano di uomini molto più grandi di loro?

Che non giudico l’amore per nessun motivo, sono dell’idea che l’amore vada oltre l’età, i confini, la lingua e la religione. Si amano persone.

Chiudiamo con una provocazione: Miriam se domani arrivasse la fine del mondo ritieni di aver vissuto la vita che desideravi vivere?

No, non sono ancora soddisfatta del tutto, la fine del mondo aspetterà per adesso, devo vivere ancora.