Magda De Benedetto, il potere dei colori ci regala un mondo più bello

Magda De Benedetto vive in Sicilia, (Messina). Ha frequentato l’Istituto statale d’Arte “Ernesto Basile” , e attualmente, all’Accademia di Belle Arti di Catania, iscritta al corso di Decorazione Product Design. Dato che i suoi interessi si concentrano sulle sulle discipline di scenografia, scultura e pittura, ha scelto questo corso di studi perché ingloba tutti e tre gli ambiti di cui è maggiormente affascinata.

Ha una forte passione per l’arte moderna e contemporanea (concentrata sino a metà 900′), per la fotografia figurativa e paesaggistica, per le illustrazioni in stile Liberty, dalle quali trae la maggiore ispirazione per le sue opere.

Lo stile che predilige è formato da tecniche miste, uno stile abbastanza fumettistico, del mondo animato. Ha ripreso la ritrattistica negli ultimi anni. Usa vari tipi di colori, dalle temperature agli acrilici, dai pantoni alle penne a china di varie misure, persino i carboncini e le grafite. Nel 2019 è stata invitata dall’istituto Italiano Cultura di Lubiana, a partecipare alla Residenza di Art Circle, in Slovenia, dove ha soggiornato per la durata dell’intero evento. Nel Settembre del 2021 ha conseguito la laurea di primo livello in Decorazione Product Design, e attualmente studia per il biennio di Grafica illustrazione e fumetto. Ha partecipato a una mostra d’arte tenutasi presso l’Accademia di belle Arti “Michelangelo”, Agrigento, per il Concorso Nazionale di giovani artisti 2021.

Magda De Benedetto da cosa nasce la voglia di dipingere?

Incominciai a dipingere che ero soltanto una bambina, l’arte mi accompagna da quando sono nata per vocazione ed amore verso di essa. La pittura è una delle tante forme, tecniche con la quale espongo il mio estro.

I tuoi quadri sono molto espressivi: corpi e volti trasmettono emozione, passione, eros. Eppure tu sembri una ragazza emotiva. Come lo spieghi?

Ritraggo da sempre per l’appunto corpi e volti, esclusivamente femminili, nulla da togliere alla figura maschile. La figura femminile mi ha sempre trasmesso più emotività, non perché un uomo non riesca a esternarlo ma perché, una donna riempie varie figure nella sua vita, e ogni donna a modo suo; la figura di una madre, di un amica, di una confidente, di una migliore amica, di una moglie, di una compagna per la vita, di una nonna, una zia, di una guerriera che manifesta per i suoi diritti, di una ragazza innamorata, una mamma che cresce i suoi figli da sola. Nella donna ritrovo tutte le forze insieme che sanno uscire al momento opportuno. Sembrerebbe un controsenso ritrarre queste figure essendo io una persona molto emotiva. Sono sempre stata molto emotiva, amo la vita sotto ogni sua forma e con l’arte per me mezzo importantissimo di espressione, parlo tramite essa e mostro il mondo per come lo vedo.

Vivere a colori in una città (Messina) che io considero grigia deve essere un atto rivoluzionario…

Amo la mia città, nonostante questo. Ti do pienamente ragione e ti esporrò anche un mio sogno: Vorrei continuare, incominciare più che altro , ad invogliare tanti altri artisti a dare un senso alla nostra città, lavorando tutti insieme, elaborando degli eventi a scopo conoscitivo per Messina. Attraverso delle mostre organizzate, ogni artista potrebbe esporre un mito, una leggenda messinese, col suo stile, su ogni supporto a lui/lei gradito. Questa città ha tanto da dare, ha tanto da mostrare, sta a noi valorizzarla come meglio possibile.

Il tuo percorso nel mondo artistico cosa ti ha insegnato?

Mi ha insegnato ad avere pazienza, tanta pazienza, soprattutto nel mio lavoro. Un’artista deve mantenere a parer mio, un certo forma mentis per poter giungere ai suoi obiettivi. In seconda posizione posso dire che mi ha insegnato tanto, tante tecniche artistiche che volevo conoscere e metterle in pratica. Sono una persona molto curiosa e intraprendente, mi piace creare su vari supporti e grazie all’Istituto d’arte, al lavoro da autodidatta e a seguire gli studi accademici, che tutt’oggi continuo, mi hanno dato l’opportunità per tutto questo.

Hai mai scritto poesie? Tieni un diario?

No, non ho mai scritto poesie ma si, tengo una Moleskine per scrivere dei pensieri.

Più successi o delusioni?

In ogni percorso artistico, ci sono sempre dei successi e delle delusioni per l’appunto. Durante la salita ci sono state diverse delusioni, ma fin’ora ho avuto più successi. Le delusioni hanno fatto sì che io potessi rialzarmi per andare più veloce e determinata di prima.

Che cosa ti piace di te?

Sono una persona molto narcisista, ma quel narciso che non oscura le persone, anzi le innalza, questa è una delle tante cose che apprezzo della mia persona. Fin troppo altruista, mi piace aiutare gli altri. Molto protettiva, amo il mio essere libero, solare, spirito ribelle.

Per me l’arte che sia scrittura o pittura deve creare qualcosa di universalmente bello. E per te?

La penso anch’io così, sono forme d’arte diverse come concetto ma, un unica parola potrebbe essere interpretata sia dalla scrittura che dalla pittura. Due forme d’arte che ritengo da sempre meravigliose.

Ti ricordi la prima volta che hai realizzato un dipinto?

La prima volta, come dimenticarla; avevo all’incirca 13 anni, realizzai un ritratto, il mio primo ritratto. Ero un mix di emozioni: gioia, imbarazzo per il timore che non potesse piacere, e invece riscattai tanti complimenti e un viso abbastanza arrossato dalla “vergogna”.

Vivi in Sicilia: è una Regione che aiuta gli artisti?

È una regione che aiuta gli artisti per come la vedo io, maggiormente se si è in possesso di titolo di studio, anche se come dico sempre:” un’artista , se è artista, lo è nell’anima e non grazie ad un pezzo di carta, senti dentro di te cosa puoi mostrare al mondo circostante. Ci sono molti autodidatta capaci di mostrare, attraverso i loro occhi, universi dei quali non si potrebbe immaginare nulla di tutto ciò. Gli occhi di un artista sono lo specchio della libertà umana.”

I tuoi genitori che cosa sognavano per te?

I miei genitori sognano tutt’ora ciò per il quale sto lavorando, ovvero inseguire l’arte e insieme a lei crescere, poter insegnare, perché come ho detto antecedentemente, amo aiutare gli altri e mi piacerebbe farlo all’interno di istituzioni scolastiche/ accademiche. Sognano la mia felicità, per cui sognano insieme a me.

Che effetto fa rivedersi adesso pittrice?

Un bellissimo effetto e tanta, immensa soddisfazione, ma il mio viaggio è sempre in continua corsa.

Prossima fermata?

Non so se ci potrà mai essere una fermata, il mio cervello è sempre teso a una sorta di maratona senza sosta, però prima o poi sono consapevole che ciò avvenga, non so quando avverrà, ma spero il più lontano possibile! Mi fermerò quando abbandonerò l’arte, quando non sarà più un tutt’uno con ciò che è Magda.