Gloria Montalti: dietro ai sorrisi c’è una storia di crescita, di lotta e di continua ricerca di equilibrio

Ieri, oggi e domani. In certi momenti credi che l’amore non esista, ti crolla tutto e pensi di aver creduto in una favola. Poi incontri Gloria, anima toccata dal fuoco, e capisci che la vita è una sorpresa infinita: la sua storia ti riempie il cuore e, di colpo, l’amarezza, le delusioni scompaiono. Gloria è creativa, positiva, solare con un sorriso contagioso: appassionata di moda sin da bambina.

“Crescendo in una famiglia con un’azienda di abbigliamento, ho avuto il privilegio di coltivare la mia passione lavorando nel settore. La moda non è solo il mio lavoro, ma anche la mia vocazione. Amo esplorare le tendenze e creare capi che esprimono il mio stile e la mia personalità. Vado a letto alle 21 e mi sveglio alle 5, questo sicuramente è ciò che mi caratterizza da sempre”.

Dunque? Dunque oggi è oggi. Ieri era ieri. Ma il mistero di quello che, all’improvviso, ci si spegne o ci si accende troppo forte, dentro, è solo lì. Appunto. Dentro l’emozione di una storia come la sua. Dedicato a chi ama con l’estasi della felicità.

Gloria Montalti da quello che leggo di te appari come una ragazza ambiziosa e molto sicura. Quanto impattano nel tuo tempo e nella tua energia le emozioni?

Intanto questa intervista per me è un emozione. Vivo la bellezza di ogni momento e mi sento immensamente fortunata a poter dedicare il mio tempo a qualcosa che amo.

Dietro i sorrisi di circostanza che storia è la tua?

Dietro ai sorrisi di circostanza, la mia storia è quella di una persona che ha affrontato diverse sfide ma che ha sempre cercato di mantenere una prospettiva positiva. Ho attraversato momenti difficili, all’età di nove anni ho avuto un’incidente aereo dove ho perso mio padre e per mesi mi ha costretto a sopravvivere dentro un ospedale, questo mi hanno insegnato a non arrendermi e a trovare forza dentro di me. Il sorriso è spesso una mia scelta consapevole, una decisione di vedere il lato positivo delle cose anche quando la vita sembra complicata. Dietro ogni sorriso c’è la determinazione di superare gli ostacoli e di crescere come persona. Di tutto ciò sono grata perché grazie alle esperienze che ho vissuto ho imparato a dire ‘wow’ ogni giorno della mia vita, perché mi sento, più che mai, viva. Quindi, dietro ai miei sorrisi di circostanza c’è una storia di crescita, di lotta e di continua ricerca di equilibrio. Ogni sfida superata ha contribuito a costruire la persona che sono oggi, e mi ricorda costantemente l’importanza di affrontare la vita con coraggio e speranza.

La bellezza quanto è importante per avere autostima? O conta pure altro nella quotidianità?

La bellezza è importantissima ma cercarla è fondamentale. Io mi sforzo quotidianamente a dare il meglio di me, sicuramente dal punto vista esteriore, ma soprattutto da quello che ho da dire attraverso il mio cuore. Educazione ed emozioni così diventano il mio miracolo quotidiano.

C’è una cosa di cui ti senti veramente orgogliosa?

Di sicuro la mia famiglia e giorno dopo giorno l’obiettivo di essere pienamente orgogliosa di me stessa.

Come è possibile vivere di arte e cultura senza limitarsi a sopravvivere?

Sembra strano a dirsi, ma sognando, ogni giorno. Sognando con le mani, sognando con la mente e sognando con il cuore.

Quale, tra i tuoi tanti progetti, ti ha regalato le maggiori soddisfazioni?

Nel 2021, insieme a Andrea Mario Bert e Alessandro Ceccarelli (artista e videomaker) è nata un’idea, per gioco, per passione. Con totale naturalezza è nato un video intitolato ‘MEMENTO’ che ci ha poi portato all’istituto di Cultura Italiana di Cracovia.

Cosa ami di più nella vita? Che cosa ti piace di più di te?

Della vita la cosa che amo di più è la musica, che ci accompagna e aiuta a tenere vivi i ricordi. La cosa che preferisco del mio essere è l’entusiasmo e lo stupore che riesco ancora a provare.

L’Italia è un Paese di talenti. Dalla musica alla medicina, dalla moda al cinema. Ma anche di continui blocchi e interferenze, per non parlare dei pregiudizi. Perché una persona di talento deve sempre e comunque avere un “padrino” per emergere?

Io non penso a un padrino ma mi viene in mente mia nonna, che per me è il mio esempio. Arrivare veramente, è un discorso soggettivo. Realizzarsi giorno per giorno è un processo formativo. Vedo il termine padrino come cercare di arricchirsi dal tabaccaio con i gratta e vinci, preferisco pensarmi ogni giorno continuando a guardare mia nonna come fonte di ispirazione. Il lavoro, quello vero, nobilita non solo l’uomo ma anche l’anima.

Non hai paura di passare di moda?

A Salvador Dalì chiesero: lei si droga? Lui rispose ridendo: Signori, io sono la droga. Io non sono né Salvador Dalì, né la droga né la moda. Mi dissero: sei solo una goccia d’acqua in mezzo a un oceano immenso, ma che cos’è l’oceano se non una moltitudine di gocce? Non ho paura di passare di moda.

Il prossimo traguardo da raggiungere?

Continuare a correre. Non so dov’è il traguardo ma ho ancora tanta energia.

La terapia necessaria per restare umani?

La terapia per restare umani? Ballare, ridere, essere un po’ strani e guardare le stelle.