Giorgia Cipolla, voi che pensate di conoscermi

Le ragazze per cui è facile perdere la testa, dal lusso discreto e malizie vincenti, sono come la nostra Giorgia: una siciliana tosta, folle, seducente, intrigante con un sorriso birichino che completa il suo charme da femme fatale.

Impossibile immaginarla nelle cripte e nei loculi in cui molta moda nuova vorrebbe spingere quelle come lei, addobbandole con irrecuperabile mestizia: quando una è una femme fatale, nel dovere e nel piacere, non si sposta mai da certe sicurezze, prima di tutto quella di piacere con democratica alterigia. Ecco Giorgia la nostra modella/influencer che si racconta ai lettori di IMG Press.

Ma attenzione ai pregiudizi. Il vostro cronista mette le mani avanti: pensate a Giorgia come una sognatrice, romantica, per sopportare i tempi. Abbastanza fragile per vincere senza apparire vincente. Non sarà mai una mangia-uomini, ma piuttosto una che ha bisogno di attenzioni, che se le prende e non le molla. Una che non si vergogna a mostrare la felicità. Perché foto a parte, gioco e seduzioni per influenzare i consumatori, in ragione del suo carisma e della sua autorevolezza, Giorgia comprende pure che il pudore femminile oltre alla felicità, mostrerà qualcos’altro.

Ecco appunto, cari maschietti arrapati, Giorgia da ragazza sveglia comprende che l’intelligenza è quella di mostrarsi a metà, o sopra o sotto. E oggi Giorgia è pronta per progetti sempre più importanti: una modella non necessariamente è un lusso: può essere, anzi lo è sempre, il prezzo di una passione. Giorgia femme fatale: absolument enchanté de faire votre connaissance, direbbe un gentiluomo.

 

Giorgia sei una ragazza molto esplosiva, creativamente parlando: come ti rapporti con molti dei tuoi coetanei? 

Esplosiva relativamente, sono iperattiva è vero, pero questo certe volte mi porta a implodere. Però ciò non mi ha mai portato nessuna negatività nel rapporto con gli altri, coetanei e non. Sono molto, forse anche troppo, socievole. Do sempre l’opportunità alle persone di presentarsi e farsi conoscere, poi da questa “apparente” presentazione, so come relazionarmi. Sono sincera, odio o meglio, sto lontana dalle persone troppo costruite, amo le persone spontanee, positive o negative che siano, non discrimino nessuno. Ognuno ha il proprio passato: da quello si crea una persona. Sinceramente mi incuriosiscono più le persone diffidenti e riservate: dalla mia giovane esperienza, sono quelle le persone che hanno dato un plus alla mia vita. Mi hanno insegnato sempre qualcosa.

Pregi e difetti?

Per i pregi e difetti non  saprei, ovviamente, mi vengono in mente solo difetti. Penso che il mio pregio più grande, sia la sincerità e l’essere una persona vera. Non perdo tempo con una persona che non mi va a genio o che non rappresenta almeno una parte del mio stile di vita. E poi, tendo sempre a dire ciò che penso anche quando non è opportuno. Sono fatta così e non riesco a reprimere questo mio aspetto, ovviamente dico sempre ciò che penso, ma con garbo e simpatia. Se parliamo di difetti ti dico, sono viziata, impaziente, nevrotica, spesso anaffettiva. Certe volte, per non essere troppo invadente, risulto menefreghista, però in realtà non lo sono. Forse ciò è dovuto dal fatto che non sopporto chi si fa i fatti miei se non sono io, in primis, a raccontarli.

Nei libri contano i sentimenti e soprattutto l’amore e nella realtà?

Guarda, io credo molto nell’amore, quello vero però, penso che realmente possa cambiare la vita, quindi i libri sono la rappresentazione della realtà. Un libro ha successo soprattutto quando c’è una grande storia d’amore: chissà perchè l’amore condiziona l’esistenza… La gente pensa che siano i soldi e la bella vita che condiziona il futuro, certo si, quello può aiutare, ma l’amore davvero vince su tutto. E posso permettermi di dire ciò perchè, per quanto sia viziata e abituata a un certo stile di vita, quando ho realmente amato, la bella vita la vedevo da lontano, anzi mi faceva quasi ribrezzo. Però è andata come è andata, ovvero male, e quindi sono tornata le vecchie abitudini, che per quanto possa sembrare figa, spero finisca presto per provare qualcosa più forte di quello che ho provato in passato. D’altronde, la speranza è l’ultima a morire.

Sei una modella e una studentessa: quale dei due ruoli ti sta stretto?

Ero una studentessa, no dai scherzo, quando trovo il tempo tra i lavori e gli spostamenti penso anche che dovrei finire nel più breve tempo possibile l’università. Epperò, secondo me, in fondo la prolungo perchè voglio lasciarmi una giustificazione plausibile per una mia eventuale scappatoia da questa mia vita troppo dinamica e stancante. In realtà, non so cosa mi stia più stretto, da un lato tutte e due d’altro nessuna delle due: altrimenti a quest’ora avrei una sola professione, o studentessa o modella/influencer.

Da un uomo cosa pretendi?

Da un uomo cosa pretendo? Tutto quello che può dare ma allo stesso tempo. PRETENDO il rispetto della mia libertà e soprattutto l’essere compresa, anche perchè, per quanto possa essere una donna pretenziosa, sono molto comprensiva e fiduciosa. Quando scelgo un uomo, quindi, pretendo lo stesso mio atteggiamento o comportamento, altrimenti non ha senso. Epperò, una cosa alla quale non posso rinunciare è un uomo STRONZO, che però, mi faccia sentire desiderata sempre. Amo il gioco all’interno di una relazione, sona la classica psicopatica che quando va tutto bene, inventa un problema, solo col fine di rafforzare il rapporto.

E cosa ti delude?

Ovviamente, da buona psicotica mi delude quando non succede quello che la mia mente vorrebbe. Stupidaggini che però mi fanno adirare ad altissimi livelli. E mi fanno sempre più allontanare. Ovviamente, la delusione più grande è il tradimento, ma non  a livello fisico, ma mentale, perchè vuoi o non vuoi quello fisico, posso saperlo come non posso saperlo, posso vederlo come non posso vederlo, e occhio non vede cuore non duole, ma quello mentale lo percepisci: ed è una grande delusione, perchè sai benissimo che la persona con cui stai non ti ha più al centro del suo mondo ma cerca di farlo e quindi ti sta prendendo in giro. Io sono sincera, odio le prese in giro, è da meschini prendere in giro le persone, figurati far finta di amare qualcuno, che non ami, non ha senso.

Le vie dell’attrazione sono lunghe, tortuose e impossibili?

Per me le vie dell’attrazioni sono corte lineari e possibili, non so perhè ultimamente è come se avessi una calamita, ho perso anche la voglia di cercare un uomo che mi possa piacere. Sto pensando di togliere facebook  e cambiare numero, ogni messaggio è un ansia continua, una cerca di essere sempre garbata, educata, e simpatica, ma a quanto pare tutto ciò è sinonimo di “TE LA DO“. La conquista ultimamente non la conosco più, da un lato però penso ‘meglio’ è la donna che deve essere corteggiata, ma come ho detto prima, amo gli stronzi. Quindi mi piace la caccia che, però, ora non mi è semplice.

Le parole che non hai detto per pudore?

Le parole che non ho mai detto per pudore nessuna, sono molto spontanea, se devo dire una cosa o chiedere una cosa la dico, la chiedo, per educazione, qualche volta, e sottolineo qualche volte è: HAI ROTTO IL C…., NON ME NE FREGA NIENTE. solo se non ci sono tante persone davanti.

Una ferita ancora non rimarginata?

Fortunatamente recentemente ho rimarginato una grossa ferita, almeno adesso penso di averla rimarginata, non soffro più, non piango più, e quando ci penso credo di aver sprecato tanto tempo  a piangermi addosso, ma penso che sia fondamentale anche questo nella vita per crescere. Ovviamente, si parla di una ferita ‘amorosa’, pensavo di aver perso l’amore della mia vita, con la quale avevo progettato una vita futura, e penso che il dolore più grande l’abbia scaturito il sogno di una vita assieme infinita. Però è finita. Non sapevo più come gestire il mio futuro perchè ci credevo, tanto. Ma adesso sto meglio. Mi ha segnato molto questa storia, adesso è difficile fidarmi di qualcuno e quindi, essendo diffidente, cerco dimostrazioni, conferme.

Per essere felici, bisogna per forza prima soffrire?

Sì, per essere felici BISOGNA necessariamente soffrire. come si può mai distinguere la tristezza dalla felicità se non si ha mai sofferto realmente. E non parlo solo di sofferenze amorose, la felicità pura si raggiunge solo quando ci sono stati grandi sacrifici e sofferenze nel percorso e non  ci si è mai arresi. Quando raggiungi il traguardo, è un attimo, un sospiro, una carica di energia e un sorriso spontaneo, un formicolio. La faccia che ti sta per esplodere, poi passa, quella è la felicità, ma siamo così frettolosi che nemmeno ci godiamo quell’istante. Se non la prima volta che si è provata quella favolosa emozione, adesso dura davvero un secondo, dopo di che diventa tutto ordinario e si ricominci a soffrire per inseguire una nuovo traguardo.

La bellezza può aprire tante porte: ma nel lavoro come nell’università non dovrebbe essere scelto chi è più bravo? 

Penso di essere stata una ragazza abbastanza fortunata perchè la natura oltre ad avermi donato la bellezza mi ha dato anche una buona capacita relazionale che si sono rivelate utili anche sotto esame. Nel senso che sono sicura di avere avuto 30 in qualche materia perchè, oltre a essere figa, nonostante stessi dicendo cose perfettamente esatte, il mio modo di fare, mi ha agevolato. Ma quello fa parte di me: una mia amica, dice che non lo faccio apposta, ma che quando parlo, flirto anche con le donne. Però se questi regali della natura mi ha donato qualche bel voto, mi hanno fatto anche bocciare un esame studiato perfettamente. Purtroppo la professoressa era frustrata. Penso, che una delle cause principali della suo giudizio, fu il mio aspetto.

Una lezione che dovremmo tutti noi imparare?

Una lezione di vita che posso consigliare, e che sarebbe meraviglioso seguissero tutti: non giudicate nessuno perche nessuno sa cosa ci sta dietro a qualsiasi azione positiva o negativa, giusta o sbagliata di ogni singola persona. Non parlate male e non dite cattiverie nei confronti di nessuno perchè il karma sa essere cattivo e senza pietà. Godetevi ogni singola cosa piacevole che vi accade durante la giornata, e fermatevi qualche volta, spegnete tutto e fregatene di ciò che dovete fare o a chi dover dare soddisfazione. La vita è realmente breve e nessuno si merita di vivere oppresso da questi ritmi che ci portano a una vita inutile. Non voglio sembrare saccente ma la vita non è rincorrere un lavoro, non è rincorrere i soldi, la vita è godesi quell’attimo di felicità che ci può stare anche dietro a un caffè con un amico, o dietro alle risate di un racconto di un ricordo. Questo non significa che bisogna mollare ogni responsabilità e fare il parassita, ma neppure diventare schiavi del sistema. Il sistema ci vuole tristi e nevrotici, e così non ha senso vivere, ma abbiamo la possibilità di scegliere.

Prossima fermata?

La prima prossima fermata non lo so, vivo attimo per attimo, davvero, odio i programmi, non organizzo mai nulla a lungo termine. Poi chissà un giorno dovrò fare diversamente.

 

IMG Press ringrazia Dario D’Andrea, Diego De Franchis, Roy Buschmann, per le foto di Giorgia Cipolla