Gemma Giovanna: donne godetevi il presente e se fallite, rialzatevi e riprovate!

Il matrimonio è, secondo alcuni, lo spartiacque fra una conduzione umana singola e individuale, e un’altra nella quale la nostra identità diventa emotivamente e legalmente condivisa. Questa è una delle tante curiosità che la protagonista della nostra storia ha svelato. E così la storia potrebbe iniziare con un classico “C’era una volta…”. Perché, come nelle favole, anche qui c’è una principessa da svegliare. Non solo. Si parlerà di emancipazione femminile, autostima, sfida agli stereotipi con la mission di far sentire ogni donna sempre all’altezza. 

Gemma Giovanna, la nostra principessa, è  del segno del Capricorno, che rappresenta bene la sua cocciutaggine, determinazione, intraprendenza e solarità. Proviene da una famiglia allargata. Nella sua vita ci sono la mamma, la nonna biologica, una nonna adottiva, il compagno della madre, una sorella adottiva e, naturalmente, i suoi amati cani.

Considero i miei amici come parte della mia famiglia, poiché seleziono con cura le persone che mi accompagnano nel cammino della mia vita. Per me, la famiglia non è solo quella di sangue, ma include tutto ciò che riempie le mie giornate. Ho lavorato nel mondo della moda, degli eventi e della ristorazione, e mi piacerebbe intraprendere un percorso nel mondo dello spettacolo, come conduttrice e icona. Vorrei rappresentare le donne e diventare una voce che parla ad alta voce per tutte. Inoltre, ho in programma di aprire la mia azienda…“.

Attualmente abita a Medicina, un paese in provincia di Bologna, ma ha trascorso una bella parte della vita a Cervia, in Romagna, insieme all’ ex compagno, che è stato e continua a essere una parte importante della vita, anche se non vivono più insieme.

Gemma Giovanna ama gli animali, le piace camminare, andare in palestra e tutto ciò che riguarda lo sport. Insomma, ama le cose belle e la vita. Ma soprattutto, spiega donne, che bisogna godersi il presente e, se qualcosa non va per il verso giusto la prima volta, bisogna rialzarsi e riprovare, perché il successo è molto più dolce quando si superano ostacoli importanti.

Il senso della vita?

Il senso della vita, per me, è un concetto ricco di sfaccettature. In fondo, la risposta può sembrare semplice: essere felici. Tuttavia, la felicità non è affatto scontata e può rivelarsi complessa. Nel 2017 ho affrontato una sfida enorme: la diagnosi di linfoma di Hodgkin. È stato in quel momento che ho compreso veramente cosa significasse la felicità. Semplicemente, il potermi fare una doccia senza dover coprire il PIC con una benda, sentire l’odore dell’erba appena tagliata in giardino, o riaddormentarmi nel letto con il mio cane, erano piccole gioie che mi riempivano il cuore. Credo che il senso della vita consista nel riempirla di tutto ciò che ci rende completi. È fondamentale non trascurare nulla e focalizzarsi su ciò che è importante per noi, senza temere il giudizio altrui. Dobbiamo continuare a coltivare noi stessi e la nostra anima, identificando le vere priorità della nostra esistenza.

Ci sono oggetti, eventi, amori, passioni, inciampi che ci circondano, parlano di noi, attraversano il tempo. Io le chiamo cose della vita: che cosa ti hanno lasciato in dote le tue esperienze?

Nella vita, ci sono tanti eventi, amori, passioni, inciampi e successi che contribuiscono a farci diventare il nostro vero io. Tutto ciò che ci accade è un riflesso di noi stessi. Anche gli oggetti che ci accompagnano lungo il nostro cammino, come l’unicorno che ci ha regalato la mamma per il compleanno, hanno un significato profondo nel nostro percorso di vita. Credo che ogni esperienza, anche quelle più difficili, ci serva per migliorare e per insegnarci qualcosa di prezioso. Le circostanze negative, invece di farci cadere nella cattiveria, dovrebbero stimolarci a imparare e a prepararci per affrontare situazioni simili in futuro. Le mie esperienze passate mi hanno insegnato a essere una persona buona e ad ascoltare gli altri. Ammetto che ho un carattere piuttosto irruento e sono ancora in cammino per modificare il mio temperamento. Tuttavia, queste esperienze mi hanno anche insegnato la costanza, la determinazione e la pazienza, valori fondamentali per affrontare la vita con un atteggiamento positivo.

A chi vuoi particolarmente bene?

Voglio particolarmente bene a mia madre, Cinzia, che è il grande amore della mia vita. Per me, lei è non solo una madre, ma anche la mia migliore amica, confidente e complice nelle sciocchezze. È la persona che mi sgrida e che può giudicarmi, sempre con l’intento di proteggermi. Il bene più grande che ho nella mia vita è per mia madre. Accanto a lei c’è mia nonna Giulia, che chiamo affettuosamente “nonna Giua”. Anche lei ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita, essendo sempre presente per mia madre. Pur avendo un carattere molto diverso, essendo mia madre un acquario e nonna Giulia uno scorpione, la loro dinamica ha completato la nostra famiglia. Nella mia vita è entrata anche un’altra nonna adottiva, Imelde, che ha fondato l’Oasi Felina di Medicina (BO) molti anni fa. È una persona generosa, dedicata agli altri e con un amore smisurato per gli animali. Spesso giudico le persone in base alla loro sensibilità verso gli animali, e Imelde rappresenta un esempio splendido di questo amore. Ammiro anche il compagno di mia madre, Nevio, che considero una figura meravigliosa nella mia vita. E mio zio Andrea che purtroppo manca nella mia vita da ormai tanti anni. Inoltre, voglio bene a mia sorella Daniela, che non è di sangue ma è una vera sorella per me. Le mie amiche, come Marti, Mary (Franca),Giulia, Jenny, Federica, Vlady, Luca e Marco, sono altrettanto importanti e fanno parte del mio cammino. Apprezzo anche le persone con cui lavoro, le ragazze di Miss Italia che seguo e Antonio, il mio braccio destro in questa avventura, un artista e presentatore di grande talento. Non posso dimenticare Gino e Marco Pellegrini, che sono parte della mia vita. In generale, ho un grande affetto per tutte le persone che mi circondano, incluso il mio ex, Simone, che è stato l’amore più grande della mia vita. Nonostante le difficoltà, voglio bene anche a lui e a sua figlia Sofia. Infine, amo profondamente i miei sei cani: Mia, Emy, Chuck, Cicky, Hidra e Yuma. Sono parte integrante della mia vita e del mio affetto. Spero di aver risposto adeguatamente a questa domanda, anche se è stata piuttosto difficile anche perché sicuramente mi servirebbe altro spazio per citare tutte le persone a cui io voglio bene.

Quando spegni le candeline, esprimi un desiderio con la fiducia che qualcuno lo ascolterà…come se avessi la certezza che possa funzionare. Da piccola come immaginavi di essere da grande?

Quando spengo le candeline, è sempre un momento speciale, simile al conto alla rovescia di Capodanno. Questi istanti mi fanno riflettere su quanto il tempo passi in fretta e, per me, è diventato un bene prezioso. A volte, non riesco a gestirlo come vorrei e a dedicare tempo alle persone che amo, il che mi provoca sensi di colpa che non sempre riesco a colmare. Così, esprimo un desiderio, che è praticamente sempre lo stesso: realizzare i miei sogni. Credo fermamente che i desideri possano avverarsi solo se siamo noi a prendere l’iniziativa e a lavorare per il nostro destino. Nulla ci viene regalato e nulla accade per semplice fortuna o sfortuna. È fondamentale coltivare la nostra anima e diventare ciò che vogliamo essere, piuttosto che sperare che i nostri sogni si avverino semplicemente chiudendo gli occhi. A proposito di desideri, da piccola avevo un sogno molto chiaro. Ho sempre detto a mia madre, a mia zia Carmen, che è una delle migliori amiche di mia madre e una figura fondamentale nella mia vita, che quando sarei cresciuta avrei avuto una limousine e una casa su quattro piani. Al primo piano ci sarebbe stata la nonna, per garantirle comodità, al secondo mia madre, al terzo zia Carmen e all’ultimo piano io. Fin da piccola, mi immaginavo come una donna indipendente, libera e imprenditrice. Già all’età di cinque anni, sognavo di diventare una grande imprenditrice.

Tra le tante cose che hai fatto c’è pure l’esperienza a Miss Italia: qual è la tua definizione di bellezza?

Tra le tante esperienze che ho avuto, c’è anche quella di Miss Italia, un percorso che sto continuando ora come coordinatrice delle ragazze. Ho partecipato a Miss Italia nel 2016, ma purtroppo la mia avventura si è interrotta a causa della mia malattia. Nel 2024, ho avuto l’opportunità di riprendere e sono diventata Miss Corno alle Scale, guadagnando l’accesso alle finali nazionali a Numana, presso il resort De Angelis. Essendo stata una delle figure più amate di quest’anno per l’Emilia-Romagna, l’organizzazione ha deciso di affidarmi questo nuovo ruolo, e ne sono molto onorata. Continuo a lavorare nella grande famiglia di Miss Italia Emilia-Romagna. Per quanto riguarda la bellezza, è indubbio che si tratti di un concorso di bellezza, e quindi è naturale valutare l’aspetto estetico. Tuttavia, non vorrei che questo fosse interpretato come un modo per discriminare le ragazze che non corrispondono a determinati canoni. La bellezza, per me, è un concetto che va oltre l’apparenza fisica. Mi aspetto che si presentino ragazze giovani, desiderose di crescere e di investire tempo su se stesse per migliorarsi, attraverso corsi di teatro, di dizione, di danza o in qualsiasi altro campo del mondo dello spettacolo. In termini di aspetto fisico, desidero che le partecipanti siano curate e in salute. Non mi aspetto ragazze anoressiche, né tantomeno chi si trascura. La salute è importante, e credo che la bellezza debba riflettere anche il benessere interiore. È fondamentale che le ragazze siano capaci di affrontare un dialogo con chiunque, siano spigliate e pronte a lanciarsi, senza ansia, in situazioni come i provini. Se guardiamo a icone come Monica Bellucci, possiamo vedere che anche loro hanno dovuto affrontare sfide simili ai loro inizi, interpretando ruoli e simulando situazioni complesse. Pertanto, credo che le ragazze debbano essere intraprendenti, belle dentro e fuori, e pronte a coltivare al massimo il loro potenziale.

Ultimamente i modelli di bellezza continuano a essere irrealistici. Come li vivi?

Devo confessare che all’inizio ero un po’ ossessionata dalla rincorsa alla perfezione. Attualmente ho preso 7 kg e desidero assolutamente perderli, ma mi rendo conto che spesso ciò che vediamo online è il risultato di tanto ritocco, come FaceApp o Photoshop. Non voglio essere scortese nei confronti di altre donne, perché le amo tutte, ma talvolta la realtà di un’immagine può essere molto diversa da ciò che appare. Credo che sia fondamentale imparare a piacersi per come si è, concentrandosi su noi stesse e sul nostro riflesso nello specchio, senza paragonarci continuamente agli altri. È simile a quando si lavora e ci si interessa a quanto guadagna una collega: perché preoccuparsi di quanto prende qualcun altro? Se sei soddisfatta della cifra che hai pattuita, dovresti essere felice con quella condizione. La vera bellezza nasce dalla serenità con cui ci guardiamo allo specchio e dall’accettazione di noi stesse. È importante costruire la nostra autostima, senza farci influenzare dalle aspettative altrui o dai canoni di bellezza imposti. Dobbiamo imparare a valorizzare ciò che siamo, apprezzando la nostra unicità.

Ti consideri più femminile o gatta morta?

Assolutamente più femminile.

Quand’è stata l’ultima volta che ti sei sentita libera?

L’ultima volta che mi sono sentita veramente libera è stata questa mattina, come tutte le mattine, quando mi sono svegliata. Per me, la libertà è una condizione mentale. Anche quando sono in coppia, credo che si possa vivere la libertà, purché ci sia rispetto reciproco. Una persona che sa cosa vuole dalla vita e che è sicura di sé stessa è sempre libera. Questa mattina, aprendo gli occhi, ho pensato: “Che figata, sono libera!” Questa sensazione di libertà mi riempie di energia e gratitudine, e mi ricorda che la vera libertà viene dall’interno, dalla nostra attitudine e dalla nostra capacità di esprimerci autenticamente.

Quando ti sei sentita un ospite inatteso?

Per me, sentirsi un ospite in una situazione è molto difficile. Quando avverto che una situazione non mi accoglie o non mi fa sentire a mio agio, non esito a prendere le mie cose e andare via. Questo mi è capitato raramente, ma l’ultima volta è stata quando ho lasciato la casa del mio ex. In quel momento, mi sono resa conto che non era più il posto giusto per me e che non mi sentivo più a casa. Possiedo la mia casa e non ho bisogno di quella di un uomo, quindi ho deciso di tornare a casa mia, nonostante il dolore e la delusione nel cuore. È stato un momento difficile, ma mi ha anche ricordato l’importanza di sentirsi a proprio agio e accolti nei luoghi in cui ci troviamo.

Qual è il tuo mantra?

Amo praticare yoga e meditazione, e in questi contesti uso diversi mantra. Ad esempio, faccio delle visualizzazioni in cui affermo: “Io sono importante. Io mi voglio bene. Io mi rispetto. Ho deciso di perdonarmi per il mio passato”. Tuttavia, se dovessi scegliere un mantra che mi rappresenta, sarebbe “vivi e lascia vivere”. Credo fermamente nel ricordare di essere felici e di svegliarsi sempre con un sorriso. Non ho un mantra specifico, perché sono una persona piuttosto complessa e i miei mantra sono molti, non solo uno. Ogni giorno, mi ricordo di queste affermazioni e di come voglio vivere la mia vita.

Che cos’è per te il trucco?

Per me, il trucco è un’arte, e amo vivere la mia vita struccata. Dopo una bella skincare e una maschera nutriente, mi sento al top! Tuttavia, essendo spesso a contatto con il pubblico, il trucco diventa una parte fondamentale delle mie giornate e del mio lavoro. Mi sto appassionando sempre di più ai prodotti e alle tecniche di trucco, e in realtà mi piace di più truccare le altre piuttosto che me stessa. Proprio per questo motivo, sto studiando e iniziando a esplorare questo mondo in modo più approfondito. Ho anche un progetto entusiasmante in cantiere: voglio lanciare una mia linea di make-up e skincare, oltre a prodotti per l’integrazione. Sto già creando un business plan da presentare a un carissimo amico che ha dei laboratori. Presto ci saranno delle novità, ma non voglio svelare troppo per ora! Rimanete sintonizzati per scoprire il mio nuovo progetto!

Che cosa in particolare vibra con i nostri tempi?

Nei nostri tempi, credo che ci sia un forte bisogno di autenticità e di valori tradizionali. Io mi sento profondamente emiliana, ma anche molto romagnola, avendo vissuto la Romagna in modo intenso e spensierato, come due adolescenti con il mio ex. La Vespa, il casco in testa e via, è un simbolo di libertà e semplicità, così come le chiacchiere davanti a una birra nel Baretto dei pescatori. Per me, il nucleo familiare è fondamentale: tornare a casa, condividere momenti intimi, costruire progetti insieme, è un concetto di vita che appartiene a un’epoca più semplice. Tuttavia, oggi, con tutta la tecnologia, l’intelligenza artificiale e i social media, ci troviamo in una realtà molto diversa. Anche se sono favorevole alla TV e ho partecipato a programmi come “Uomini e Donne”, mi preoccupa il fatto che ci sia molta televisione spazzatura. Spesso, le persone che vengono scelte per questi programmi sembrano avere pochi valori e una scarsa voglia di impegnarsi. Viviamo in un’epoca storica in cui l’intelligenza, la trasparenza e la realtà sembrano distorte, e credo sia importante riscoprire e valorizzare ciò che conta davvero.

Qual è il tuo messaggio per le giovani generazioni di donne di oggi?

Non mi sento completamente appartenente a una generazione totalmente vecchia; mi vedo piuttosto come un mix. Tuttavia, vivendo a stretto contatto con le ragazze di Miss Italia di quest’anno, che considero come le mie bimbe, noto una differenza generazionale molto significativa. Quello che voglio dire alle giovani donne è di lasciare perdere ciò che è effimero e concentrarsi su ciò che è realmente tangibile. È fondamentale cercare di realizzarsi e non dipendere necessariamente da qualcun altro. È importante puntare al sacrificio e all’impegno per raggiungere i propri obiettivi, piuttosto che scegliere la comodità di qualcuno che si prenda cura di noi. La vita è imprevedibile e, quando ci si affida a qualcun altro, si rischia di trovarsi in una situazione fragile. È essenziale ricordare che, con il passare del tempo, le opportunità possono diminuire, e non possiamo sempre contare sulla possibilità di ricominciare. Quindi, è fondamentale rispettarsi, amarsi e vivere in libertà.

Un tempo le ragazze avevano aspettative come il matrimonio, figli e classe sociale. Oggi?

Un tempo, le ragazze avevano aspettative chiare, come il matrimonio, e anche gli uomini si sentivano in quel contesto. Non voglio criticare le donne, ma il mio consiglio è di puntare su se stesse piuttosto che cercare un uomo che le mantenga o si occupi di loro. Purtroppo, gli uomini di oggi spesso sembrano preferire un like su Instagram a soddisfare esigenze tangibili della donna che affermano di amare. In una situazione del genere, molte donne, anche quelle più serie, possono sentirsi frustrate. Perché dovrei impegnarmi in una famiglia, avere dei figli e poi gestire tutto io, mentre l’uomo esce a giocare a calcetto? Quando una donna desidera dedicarsi a un corso di ballo o di cucina, spesso si trova a dover sacrificare le proprie passioni. Credo che molte donne oggi stiano rimandando la creazione di una famiglia, non tanto per scelta, ma perché non ci sono uomini affidabili. Non voglio essere troppo femminista, poiché riconosco che anche le donne di oggi possono mancare di alcune qualità delle generazioni passate. Ci sono uomini giusti e donne sbagliate, e viceversa. Ma, fortunatamente, esistono anche coppie che rappresentano un modello positivo. Per me, Federica Nargi e Alessandro Matri sono un esempio di famiglia italiana contemporanea. Sono due persone meravigliose che riescono a sostenersi a vicenda, mantenendo i propri obiettivi personali e vivendo un amore autentico. Questo, secondo me, è il vero valore della famiglia.

Che cosa non riesci a dire?

Purtroppo sono troppo sfacciata. Con i miei tempi dico sempre tutto.

Che cosa ti manca ancora per sentirti completamente realizzata?

Credo che una persona come me non si sentirà mai completamente realizzata, poiché sono sempre alla ricerca della perfezione e spesso non mi basto mai. Tuttavia, sono già abbastanza felice, perché sto seminando per il futuro. Ho intrapreso la vita da imprenditrice, avendo gestito due ristoranti che, purtroppo, per vari motivi non sono andati come speravo. Anche se non abbiamo raggiunto una conclusione positiva in quel percorso, ho creato tanti ricordi bellissimi. Sono sicura che, quando riuscirò ad aprire la mia azienda e a raggiungere i miei obiettivi lavorativi quotidiani, sentirò di aver raggiunto un traguardo significativo nella mia vita. Questo mi motiva a continuare a impegnarmi e a non perdere mai di vista le mie aspirazioni.