ECCO A VOI MARI VONA, LA CUI VITA E’ UN INFERNO (SPORTIVO)

Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza: le regole del contrappasso dantesco sono niente in confronto ai diabolici criteri di partecipazione di Inferno Run, manifestazione sportiva sintesi del profondo pensiero di Dante, il quale considerava la ricerca e il conseguimento delle virtù e della conoscenza, cioè del sapere trascendente, la vera ragione dell’esistenza umana.

Ma che ci azzecca Dante e il suo Inferno con Mari Vona, la protagonista della nostra storia? Presto detto: la vita di Maria Rosa Vona, Mari per gli amici, è un vero inferno, sportivamente parlando, un inferno cui si sottomettono solo i più quotati e temerari, come vedremo.  

Mari abita in un piccolo paesino in provincia di Firenze, Barberino di Mugello. è istruttrice Tacfit, Flowfit, Calisthenics e istruttrice FIOCR. Lavoro quindi anche in palestra. Ama lo sport in tutte le sue forme e sfaccettature: questo amore c’è sempre stato, sotto varie forme. Ho praticato di tutto: nuoto, mountain bike, tennis, pattinaggio. Quindi il Tacfit.  Mi sono appassionata talmente tanto da diventare coach. Finché nel 2015 insieme a un gruppo di amici e compagni di allenamento decidemmo di avventurarci in quella che poi è diventata la mia vera e propria passione: “la corsa nel fango con gli ostacoli”, così le avevamo battezzate. Mi innamorai dell’Inferno Run, delle mud run. Ogni anno preparavamo almeno 4/5 gare, open, tutti insieme, tutti in gruppo. Era un divertimento assicurato, infatti ci siamo uniti tantissimo grazie a questo sport.

Come dire: continuo a inseguire i miei sogni. E ce ne sono sempre di nuovi.

 

MARI, LA VITA SPECCHIO DELLO SPORT: L’INFERNO QUOTIDIANO COSA NASCONDE?

Lo sport in generale e ovviamente il mio in particolare, ci regala un insegnamento unico, occasioni uniche. Giova all’umore perché, come sappiamo, con una regolare attività fisica vengono liberate le endorfine che ci rendono più felici. Quindi penso che lo sport sia vitale, sia capace di liberare la testa, di trasportarci in un’altra dimensione, di farci stare bene e alleggerire, sorridere alla freneticità quotidiana. L’Inferno, dunque, nasconde il paradiso.

CI SVELI PERCHÉ QUESTO SPORT È SEMPRE PIÙ APPREZZATO DALLE DONNE?

Pratico sport da sempre, li ho provati tutti: nuoto, corsa, tennis, bike, pattinaggio…finché non mi sono imbattuta in queste corse, precisamente nel 2015, con l’Inferno Run a Signa. Mi sono completamente innamorata. Penso sia una reazione comune a tutti, è l’effetto che provocano le Ocr, anche nelle donne, soprattutto nelle donne. Ho cercato quindi di fare allenamenti più mirati e di intensificarli. Ho così ottenuto dei risultati favolosi, ho visto il mio corpo cambiare giorno dopo giorno, ma soprattutto ho sviluppato una grande determinazione data dal voler migliorarmi e raggiungere obiettivi.

PREPARAZIONE NECESSARIA PER PARTECIPARE ALLE CORSE SIA COME ATLETA CHE COME TRAINER?

Le OCR si contraddistinguono dalle altre corse per la molteplice varietà di elementi da preparare. Sono gare in cui si mettono in gioco la forza fisica e mentale dei partecipanti attraverso il superamento di ostacoli naturali e artificiali disseminati lungo percorsi trail e cross. Quindi le prestazioni sono molteplici: corsa, forza esplosiva, forza resistente, grip, equilibrio, agilità, mobilità articolare, problem solving e tecnica. Negli allenamenti questi elementi vanno assolutamente sviluppati e lavorati. Stanno nascendo sempre più frequentemente campi attrezzati un po’ in tutta Italia. Questo ha dato e da la possibilità di fare e lavorare sul l’ostacolo in maniera più specifica. Chi invece non ha questa possibilità può comunque sfruttare tutte le propedeutiche per il superamento degli ostacoli da fare semplicemente in una qualsiasi palestra. Dunque le Ocr sono accessibili a tutti e tutti possono prepararle.

UN PO’ UNA METAFORA DELLA VITA…

È proprio così. Come dicevo le Ocr sono corse con gli ostacoli: alcuni facili, alcuni di forza, alcuni di resistenza, di sospensione , di vario genere e quindi alcuni difficili, che mettono a dura prova. La concentrazione deve essere alta perché appena si arriva di fronte all’ostacolo si deve avere la lucidità di pensare a cosa si deve fare, nella maniera più efficace possibile. Un po’ come nella vita d’altronde…riflettere, agire e porsi degli obiettivi. Ogni gara diventa un’ occasione per avere consapevolezza sugli elementi da migliorare e nuove tecniche da sperimentare..

LA PROSSIMA SFIDA?

Senz’altro la tappa più bella, la tappa finale di questo magnifico campionato OCR: l’Inferno Run a Figline il 5 e 6 Ottobre. Sarà una gara davvero infernale!

TRE COSE DA FARE ASSOLUTAMENTE?

Mi verrebbe da dire: SPORT, ALIMENTAZIONE SANA, RIPOSO E STARE BENE. Per chi si approccia a questo sport consiglio di allenare la corsa all’aria aperta, meglio sterrato, percorsi trail, meno asfalto. Concentrarsi molto sulla forza delle braccia. Alcuni degli ostacoli richiedono una grande abilità in questo senso. Rafforzare quindi il gruppo spalle-braccio ma soprattutto il grip, affinare la capacità di passare da un attrezzo all’altro con la forza delle braccia, sfruttando lo sei g del corpo. E non sottovalutiamo che in tutto ciò il riposo deve essere fondamentale. Queste le chiavi per il benessere.

ALIMENTAZIONE?

Penso che l’alimentazione in questo tipo di sport, e non solo, giochi un ruolo molto importante. Infatti una corretta alimentazione serve per ricavare le giuste energie per l’esercizio fisico. Chi pratica sport deve assicurarsi che le calorie assunte siano in grado di coprire il dispendio energetico speso durante l’attività fisica mantenendo così il giusto equilibrio psico-fisico . Non si deve cadere nell’errore di selezionare certi cibi a discapito di altri,è fondamentale seguire una dieta varia che includa alimenti e nutrienti utili al corretto funzionamento dell’organismo.

OGNUNO, DA GIOVANE, PASSA 3 O 4 ANNI DELLA SUA VITA IN CUI VUOLE STRAFARE:I TUOI COLPI DI TESTA SONO STATI?

Oddio…questa domanda mi coglie un po’ impreparata. Nel senso che se penso a qualche colpo di testa forse la mia vita è tutto un colpo di testa, data dal non fermarmi mai, dall’essere sempre attiva, da fare queste gare pazze, che adoro da morire.

NELLA VITA QUOTIDIANA PERO’ FAI UN LAVORO PIÙ TRANQUILLO…

Esatto! Nella vita quotidiana mi trasformo, vesto i panni di una maestrina di scuola Primaria di un paesino del Mugello, Scarperia. Amo il mio lavoro, e trovo divertente il contrasto dei due ruoli perché mettono in risalto la mia doppia vita e perché no, doppia personalità!