Aurora Padalino: Se non ci prendiamo cura del nostro giardino i fiori presto o tardi sono destinati a morire

Nella Giornata Mondiale della Terra, siamo chiamati a ritrovare il senso del sacro rispetto per la terra, perché essa non è soltanto casa nostra. Aurora Padalino, bravissima attrice siciliana lo ha ricordato attraverso un video che attrae perché è diretto, semplice ma efficace nei contenuti. La madre terra che paragoniamo a una donna: un rapporto forte, tenero, pieno di passione dove bisogna risvegliare il senso estetico e contemplativo. Non possiamo curare la terra se non l’amiamo e non la rispettiamo.

Le donne hanno quella saggezza del buon vivere, non nel senso di passarla bene, no, nel senso di vivere in armonia con la terra, loro chiamano il buon vivere questa armonia. Bisogna sempre tenere a mente che c’è troppa gente che oggi muore di fame, non dentro ma fuori dai portoni. però non tutti hanno idea di come ci si sente in pace quando comincia l’aurora. la nuttata è passata, e sai che sei ancora vivo. Grazie alla madre terra. 

 

Aurora il tuo video richiama e analizza i più recenti allarmi sulla “salute” del pianeta Terra e ricorda come l’uomo calpesta i più elementari diritti provocando l’innalzamento costante delle temperature, il depauperamento progressivo degli ecosistemi, l’aumento dei disastri naturali e la devastazione di intere comunità. Come difenderci dai barbari?

Sicuramente la difesa più forte può essere insegnare loro attraverso l’esempio senza cedere a nessun genere di ricatto morale e fisico. L’educazione ambientale parte prima da un educazione di natura etica e morale.

La tua denuncia è una presa di coscienza che qualcosa si è rotto tra noi e l’ambiente?

Certamente qualcosa si è rotto perché l’uomo non capisce che non si può solo prendere ma bisogna anche dare è uno scambio. Se non ci prendiamo cura del nostro giardino i fiori presto o tardi sono destinati a morire. Un esempio elementare per farle capire che nulla è destinato a durare se non c’è attenzione e cura. 

 

Ci sono luoghi e territori dove le persone sembrano valige dimenticate su un nastro che non si ferma mai. Migliaia di famiglie scivolano via dalla propria terra, con un numero impresso sul braccio. Per certi versi, chi più chi meno, siamo dei profughi in cerca di una terra promessa, un lavoro, una speranza da coltivare…

Sorrido. Bella domanda! Le rispondo nello stesso modo, di quando mi dicono come fa un’attrice come lei a stare ancora in Sicilia? Rispondo che il talento non va cercato fuori ma dentro. Sinceramente non mi è mai importato stare sulle copertine o in tv. Credo che il vero successo, la vera realizzazione è qualcosa che dobbiamo sentirci dentro e non sono di certo i titoli, i lavori che facciamo e i soldi a definirci e fare di noi persone migliori di altre. Da giovane donna quale sono ho sempre fatto tanti lavori che ancora faccio per mantenermi perché non sono di certo una benestante. Mi piace lavorare, sudarmi le cose e non chiedere niente a nessuno. Di certo se sono quella che sono è grazie ai miei genitori che mi hanno donato una buona educazione. Da ogni lavoro che ho fatto ho sempre tratto grandi insegnamenti di vita utili per vivere su questa terra e ho capito che la vera ricchezza è l’umiltà, l’amore e la passione che mettiamo in ogni cosa che facciamo. 

Come si sopravvive in Sicilia nella terra dei Gattopardi?

Qui si vive perché sopravvive non mi piace una parola troppo stretta con la forza della fede, la speranza di prendere tutto come un gioco come una possibilità di vita meravigliosa perché non sai mai cosa può succedere e magari la tua vita cambia. Attenzione non bisogna mai accontentarsi ma di certo è anche vero che non bisogna neppure sentirsi arrivati personalmente questo periodo mi ha dato modo di emergere attraverso dei messaggi ma resto con i piedi per terra e coerente con me stessa amo la mia terra, la semplicità, i valori e la bellezza unica che ci regala ogni giorno e credo nella forza di noi giovani che insieme abbiamo voglia di cambiarla e renderla una terra migliore. Gli adulti sono delusi hanno una mentalità troppo negativa, difficile da cambiare. Per la mia terra credo in un futuro diverso. Migliore e più solidale dove tutti possiamo essere protagonisti.

Mi viene in mente l’affare acqua: cosa potrebbe accadere se chiudono i rubinetti ai meno ricchi per aumentare i profitti?

L’acqua è vita! Togliere l’acqua è un atto di non amore nei confronti della vita stessa. Non esiste il ricco o il povero esiste l’essere umano è questo che l’uomo deve imparare a capire e cambiare. Perché nulla dura per sempre è può anche succedere che un povero diventa ricco e un ricco diventa povero ma la cosa importante è rispettarsi l’uno con l’altro e aiutarsi nel momento del bisogno.

Si parla tanto di energia e c’è chi propone la costruzione di nuove centrali nucleari. Che ne pensi?

Non sono d’accordo. Mi piacerebbe vedere un mondo più sostenibile investendo di più su gli impianti eolici o comunque su una nuova forma più green.

Sono sempre gli strati più poveri della popolazione a pagare, anche quando si tratta di sfruttamento eccessivo o illecito delle risorse naturali. Chi dovrebbe difendere il pianeta?

La gente comune. Tutti noi possiamo difendere il pianete. Guardi siamo destinati a morire, non siamo eterni quindi meglio adoperarci subito per il bene dell’umanità ognuno nel proprio piccolo.

Papa Francesco ha più volte ricordato che siamo chiamati a tendere la mano ai poveri, di fronte all’estendersi della povertà a grandi settori della società, non si può restare inerti e tanto meno rassegnati…

E’ meraviglioso aiutare gli altri perché ti permette di diventare una persona migliore, diversa di certo puoi solo raccogliere una ricchezza che nessun denaro può comprare e donare quella del cuore. 

Chiudiamo con una mission d’impatto: se prendi qualcosa dalla terra, devi piantare qualcos’altro. A esempio cosa?

Proporrei di piantare semi di speranza e pace a partire dalle nostre famiglie e noi stessi.