Viaggio nel mondo della seduzione: Catalina Bivol, una vita da clic

Ci sono persone che hanno cambiato il corso del pensiero e dell’immagine e che continuano a essere una esperienza in grado di mutare l’esistenza di chi le incontra. Una di queste opere è Catalina Bivol, 18 anni, vive con i genitori e il fratello a Torino. E dobbiamo dire grazie a Luca Garetto, bravissimo fotografo piemontese, per gli scatti che rendono Catalina una gioia per gli occhi. Ma c’è soprattutto un vissuto da raccontare che coloro di fascino il presente della modella. Catalina è nata in Moldavia, in un paesino molto piccolo e soprattutto molto povero. Nel viaggio dei ricordi immaginiamo Catalina in braccio al padre che guarda curiosa con gli occhioni lucenti l’aereo bianco fermo sulla pista innevata. Papà, partiamo?, sussurra con la sua vocina, e sorride. Ha capito che si va a casa, una casa che sognava ma finora non ha avuto. Fino a oggi papà e mamma potevano solo mostrarle in fotografia quella che ora sarà la stanza dei suoi giochi… La nostra modella non si nasconde e svela: “I miei genitori nonostante le difficoltà e la povertà hanno sempre cercato di crescermi bene e di trasmettermi dei valori come il rispetto, la fiducia, la sincerità. Le cose iniziarono ad andare meglio quando mio padre seguì mia nonna e venne in Italia anche lui, dopo un anno venne anche mia madre, mentre io rimasi in Moldavia con la mia madrina, avevo sette anni. Sono stata anni senza mai vedere i miei genitori, dato che ebbero la possibilità di prendermi con loro solo quando io avevo 10 anni. Fu difficile per me iniziare ad andare a scuola in Italia perchè non conoscevo la lingua, quindi per me era difficile farmi degli amici, come era anche difficile, capire le materie scolastiche: quella in cui andavo meglio era matematica perche bene o male è uguale in tutto il mondo”. Oggi Catalina è più sicura di sé, ha trovato una sua strada, una vita migliore è la gioia, attesa a lungo, ma è solo l’inizio di una nuova vita perché tutto è possibile se lo si vuole con tutto il cuore. E racconta il presente: “Il mondo della moda mi è sempre piaciuto, tanto che, da piccola, io disegnavo sempre vestiti e collezionavo le foto dei modelli di vestiti che trovavo sui giornali. Qualche anno fa cercai di convincere mia madre a iscrivermi in un’agenzia di moda ma lei non aveva voluto perchè avevo la scuola e poi perchè in giro c’è sempre gente pronta a truffarti. Adesso studio lingue, sono al quarto anno di liceo e da settembre sono iscritta in un’agenzia di moda, la Ds model management. Sono una ragazza timida anche se devo dire che fare la modella mi aiuta molto a superare questa timidezza, sono introversa e molto lunatica. Non mi apro subito con le persone e tendo anche a non fidarmi, quindi spesso posso sembrare fredda e antipatica. Le cose che odio di di più sono la falsità e l’ignoranza e di conseguenza, tutti gli aspetti del carattere di una persona a cui queste due caratteristiche possono portare. Un detto nel quale mi identifico è " mai dire mai" perché nessuno avrebbe mai pensato che dal paesino povero in cui sono nata un giorno sarei arrivata in Italia, che avrei avuto la possibilità di studiare e addirittura fare la modella. Si possono sempre fare dei passi avanti, la vita ci riserva tante sorprese, sia belle che brutte, ma non per questo ci dobbiamo arrendere”. Con Catalina il nostro viaggio nel mondo della seduzione ha subìto uno scarto di fascinosa storia: God save the clic!

Catalina, quanti uomini perdono la testa per te?
Io non decapito nessuno: la ghigliottina non é tra i miei strumenti preferiti… complimenti ne ricevo tanti, i ragazzi dicono che piaccio e ci provano spesso ma questo non vuol dire necessariamente che gli ho fatto perdere la testa. Un ragazzo che dopo 5 minuti che ti conosce inizia a riempirti di complimenti e a dirti che gli piaci allora l’ho fa per un fine ben preciso, che tutti possiamo immaginare. L’unico a cui ho fatto perdere la testa é il mio ragazzo e adesso non la trova più: l’ho nascosta bene!

Le emozioni di un servizio fotografico in cosa consistono?
Sicuramente prima di un servizio fotografico, specialmente i primi, si é ansiosi perché ancora non si é sicuri delle proprie capacità. Durante il servizio invece si deve assolutamente farla sparire quell’ansia, stare tranquilli, acquisire sicurezza e pensare a fare delle belle foto. Poi…bhé poi c’é la soddisfazione nel vedere i risultati, nel sentire il capo dell’agenzia per cui lavoro – la Ds model management – che ti dice " brava hai fatto un bel lavoro ". Questo ti dà la carica per fare ancora meglio.

Sono solo le “curve” i dettagli importanti nella vita?
Nella società di oggi la bellezza conta molto purtroppo, nel giudicarti molti si basano sull’aspetto fisico, l’intelligenza ormai é una qualità di pochi e non viene apprezzata, una persona studiosa viene presa in giro e lasciata da parte. Se vuoi un lavoro devi essere bella, se vuoi essere invitata a una festa, anche. Chi non é bello probabilmente avrà una strada un po’ più a curve, cioè con difficoltà, ma a me piace pensare che il dettaglio importante nella vita non sia solo la bellezza e spero che anche gli altri se ne rendano conto quindi che, questo aspetto negativo della società, possa cambiare.

Nelle foto sei molto sensuale: emani una luce particolare. Sei così splendente anche nella quotidianità?
Sarà il flash e la bravura del fotografo, se c’é il sole splendo anche nella vita di tutti i giorni ahahaha. Non penso di essere così splendente nella quotidianità, non cerco di attirare l’attenzione su di me, se devo farmi notare, preferisco che sia per l’intelligenza, piuttosto che per la bellezza.

Croce e delizia di essere bella?
Essere bella come ho detto prima conta al giorno d’oggi perché apre tante porte ma spesso si rischia di essere eticchettata come " bella ma stupida" e allora lì ti devi dare da fare a dimostrare che non é così.

Modella, artista, studiosa: progetti a breve scadenza?
Ho intenzione di continuare a fare la modella e anche di continuare a studiare per potermi permettere di trovare un lavoro fisso perché il fisico da modella non é per sempre. Non mi reputo un’artista: per me disegnare é un hobby.

Quante trappole hai schivato?
Un po’… se no che divertimento c’é, le trappole non sono sempre una cosa brutta, fanno crescere.

Per essere (davvero) felice e innamorata meglio un ricco imprenditore o un calciatore?
E’ meglio avere accanto la famiglia e la persona che si ama che può essere un ricco imprenditore come può essere un semplice impiegato, é l’amore che rende felici, non i soldi.

Che Italia osservi dalla passerella?
Le persone che vedo sono persone che ammirano gli abiti, quei pochi minuti in cui si sfila sono troppo pochi per osservare, poi preferisco stare attenta a non cadere.

Gli studiosi spiegano che siamo un popolo meno ricco di ieri e sempre più triste: che ne pensi?
Penso che sia ridicolo essere tristi perché si é meno ricchi di ieri, quando non si riesce ad arrivare a fine mese si dovrebbe essere tristi; quando non si riesce a mandare il proprio figlio all’università, quando si rimane senza un lavoro, quando si perdono le persone importanti…

Un graffio e una carezza prima di salutarci…?
Non sono aggressivaaa… la carezza invece… bhè non lasciatevi mai influenzare da chi vi dice che non potete fare una cosa, inseguite sempre i vostri sogni, fate nuove esperienze, perché così si vive.