
Davanti a una vincita al SuperEnalotto, secondo gli ultimi dati rilevati da Sisal sono tanti gli italiani che scelgono la riservatezza: 4 su 10 non condividerebbero la notizia nemmeno con i parenti più stretti; eppure, il 67% nasconde la ricevuta vincente in casa.
Riservati sì, ma comunque generosi. Accanto alla prudenza emerge infatti anche la generosità: il 40% destina una parte della vincita in beneficenza. A guidare la classifica della solidarietà sono soprattutto i Baby Boomer (16%) e la Generazione X (13%).
Cosa fanno invece gli italiani con la vincita? La risposta più frequente è un semplice “non so” (51%), una reazione che unisce incredulità e prudenza. Chi ha invece le idee già più chiare è il 21% che è pronto a rifarsi il guardaroba o a investire la vincita nel viaggio che sogna di fare da tempo. Dall’altro lato c’è poi un 13% che punta al pragmatismo: fare un investimento o saldare un debito.
Il quadro che emerge, trasversale per età, sesso, professioni e regioni, accomuna dirigenti e operai, pensionati e casalinghe restituendo così la fotografia di un Paese più riservato che euforico, più attento a proteggere che a mostrare. In Italia il SuperEnalotto continua a essere un rituale di costume collettivo dove la vincita e la ricevuta vincente restano però un segreto custodito in famiglia, nascosto in un cassetto e trasformato – a volte – in un gesto di generosità.
AGIMEG