SE A MESSINA IL CODICE (DELLA STRADA) DIVENTA UNA INTERPRETAZIONE PERSONALE

Messina – Bravo il comandante Giovanni Giardina! Da quando ha indossato la divisa del glorioso corpo dei Vigili Urbani è sempre stato encomiabile nello svolgere il lavoro figurarsi oggi che ricopre un incarico di grande responsabilità: Comandante del Corpo di Polizia Municipale.

La nomina arrivata come esito finale dell’avviso di selezione pubblica ex art. 110 comma 1 del D.lgs. 267/200, per l’assunzione di un dirigente Comandante di PL, indetto il 9 febbraio scorso, cui sono pervenute all’ente alla scadenza del bando n. 57 domande. Le cronache raccontano che Giardina, al termine delle risultanze dei lavori della Commissione esaminatrice e delle ulteriori valutazioni da parte del Sindaco Federico Basile, è stato ritenuto il candidato che maggiormente ha risposto ai requisiti richiesti. Al punto che lo stesso primo cittadino ha tenuto a precisare, a scanso di equivoci: “Tenuto conto soprattutto della sua esperienza e professionalità maturate sul campo, Giardina è stato ritenuto la persona giusta per guidare il processo di rafforzamento della polizia locale che stiamo portando avanti in continuità con il percorso già avviato dall’Amministrazione del sindaco De Luca, e che vedrà l’imminente ingresso di 100 nuovi vigili, grazie al concorso appena bandito in questi giorni”, dando l’avvio alla prima puntata del suo nuovo corso della tutela del territorio e della lotta all’illegalità.

Si condividano o meno le esternazioni di Basile sulla bontà della scelta, un fatto ci sembra indiscutibile: a livello di rispetto delle regole e… del Codice (della strada) siamo tutti quanti in confusione. Per esempio comandante Giardina: in auto, cosa si rischia a circolare senza targa? Ci siamo informati per non incorrere in qualche imprecisione e abbiamo saputo che la normativa italiana vieta di circolare con un’auto priva di targhe, pena l’applicazione di una sanzione amministrativa di importo fino a 344 euro. Inoltre, in caso di reiterazione dell’infrazione si rischia anche la sanzione accessoria della confisca del mezzo. Questo perché, la targa, o targa di immatricolazione, è un elemento distintivo fondamentale per qualsiasi veicolo a motore e rimorchio, perché consente di identificare in modo univoco lo stesso mezzo e il suo proprietario. Comandante Giardina, lei immaginiamo confermerà, visto che l’articolo 100 del Codice della Strada sentenzia che gli autoveicoli devono essere muniti di targa anteriormente e posteriormente, mentre i motoveicoli e i rimorchi devono essere muniti solo della targa posteriore.

Dunque, riepilogando per i più disattenti, non si può circolare con un’auto priva di una o entrambe le targhe, pena l’applicazione di una sanzione di importo compreso tra 87 e 344 euro, oltre al fermo amministrativo del veicolo per un periodo di tre mesi. Inoltre, la reiterazione della violazione porta la sanzione accessoria della confisca amministrativa dell’auto. Aggiungendo che le sanzioni riguardano anche i veicoli parcheggiati su strada pubblica, oppure su strada privata equiparata a pubblica. Orbene comandante Giardina, se lei è a capo della macchina amministrativa che deve tutelare la sicurezza dei cittadini e del territorio come ha più volte riaffermato lo stesso Basile – “Il supporto della Polizia municipale è indispensabile per superare le sfide che attendono Messina.

Da questo punto di vista sono certo – ha aggiunto Basile che la lunga esperienza e la competenza del Comandante Giardina, unitamente alla sua profonda conoscenza del territorio comunale saranno una garanzia per tutta la cittadinanza e per un’Amministrazione che sta investendo risorse, attenzione e tanto lavoro sul fronte della sicurezza” – ci vuol spiegare perché molti dei mezzi “anfibio” a disposizione di Messinaservizi Bene Comune, la Società “in house providing” a socio unico Comune di Messina che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, la pulizia delle strade, delle spiagge, la raccolta porta a porta e altri servizi essenziali per l’ambiente, l’igiene e il decoro della città, girano o senza targa posteriore (!) o con la stessa semi occultata (!)?
Comandante Giardina, noi non crediamo a coloro che di lei dicono che… “non gli si può dir nulla perché s’inalbera facilmente“, noi sappiamo quanto sia importante per la sua persona il rispetto delle regole e allora ci passi il termine, comunque, un po’ sopra le righe della normalità quotidiana, quello che documentiamo con tanto di foto, rende difficoltosa l’individuazione della targa posteriore da parte di chi, malauguratamente, per un caso avverso e disgraziato, viene a contatto con i suddetti mezzi “anfibio”.

E da una cosa all’altra il passo è breve.

Dato che dal 18 ottobre 2015 non è più obbligatorio esporre il tagliando dell’assicurazione sul parabrezza dell’auto, metta il caso, per ipotesi, che un cittadino venga urtato, non potendo risalire al mezzo, data la difficoltà di leggere la targa posteriore e non essendoci più visione diretta del contrassegno cartaceo, come sarà possibile verificare se quel tale mezzo anfibio è in regola con gli obblighi assicurativi?

Senza targa posteriore ben visibile o addirittura assente, risulterà difficile alle forze dell’ordine inserire il numero di targa sul database della Direzione Generale per la Motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, per sapere se devono o meno applicare le sanzioni relative alla circolazione senza copertura RCA.

Ecco perché, noi fedeli alle regole, ci rivolgiamo a lei Comandante Giardina che delle regole ha fatto una filosofia di vita: ci aiuti a capire come funziona la vita da queste parti. Ci dia certezze se la Legge (della strada ma anche quella Penale) sia uguale per tutti e non a secondo i casi.

Comandante metta in campo quelle due qualità che la caratterizzano e la fanno diversa da altri cinquanta e passa aspiranti “Comandante” che aspiravano a ricoprire il suo delicato ruolo: semplicità e autorità. Dall’altra c’è l’eterna diatriba tra ragione e sentimento, tra restare nelle convinzioni di quel che passa il convento o dimostrare di essere fedele servitore della Legge. Quando è necessario ribaltare il tavolo delle comodità istituzionali, dello status quo, del tran tran quotidiano per provare (almeno) a scrivere la storia invece di farsela dettare dagli altri?

L’autorità serve per comandare ma come saprà meglio di noi, senza autorevolezza, i gradi servono a poco. Ecco perché pensiamo che questa autorità e autorevolezza, le servirà anche per porre ai suoi interlocutori delle domande semplici e perentorie con l’aria di dire: noi – cioè Io Comandante e i cittadini – abbiamo il diritto di sapere le cose come stanno. Che la Messinaservizi Bene Comune ci perdoni. Qualunque sia il numero di targa.