La scuola dei calciatori

Erano giorni che non ci dormivamo di notte. Gianluigi Donnarumma senza diploma di scuola media superiore era un incubo. Ma cosa si e’ messo in testa questo ragazzo, di poter fare di testa sua? Ma siamo matti? Non sa di non essere più suo ma del Milan calcio e dei suoi fan? Come si fa a concepire un fan o un leader ignorante? Non esiste. Meno male che il ministro della Pubblica gli ha scritto una letteraccia che lo ha convinto, e l’anno prossimo anche se in ritardo rispetto a tutti gli altri suoi coetanei, si impegnera’ per prendere il diploma di ragioniere. Chissà come andrà a fare l’esame, in Porsche con accanto una strafica scelta nel vivaio delle donne dei calciatori… lo leggeremo sui giornali (numerosi e non solo “scandalistici”) che lo seguono e lo seguiranno.
Ora è finalmente uno come noi, con tanto di futuro diploma da ragioniere. E quindi, noi saremmo come lui o lui sarebbe come noi, con l’aggiunta di aver dato un fulgido esempio di dedizione alla cultura scolastica. Ma siamo sicuri di essere come lui? Tutti i diciottenni hanno la super macchina, la super compagna copertina, il super lavoro, la super gloria, la super attenzione, la super super? Si’ certo, basta andare in una periferia di una nostra città, sono tutti li’ che sono come il nostro Gianluigi, magari aspirano ad esserlo tirando calci in immaginifichi campetti di calcio tra le auto in sosta e scansando gli spacciatori di droga… ma che vuoi, la differenza e’ poca. I ragazzi avranno avuto il loro esempio, Dio e’ buono, lo Stato e’ buono, la Scuola e’ buona, il Calcio e’ buono… ma le partite di calcio vinte grazie ai rapporti mafiosi e alle mazzette… dai, irriverente, non stare a sottilizzare, quelle sono le eccezioni… ah, si’, certo, le eccezioni, ed io oltre che irriverente sono Napoleone.
Ma poi, alla fin fine, a noi che ce frega se Gianlugi sia ragioniere o meno? Nulla! Non ci frega nulla. Non solo, ma non siamo neanche invidiosi e faremo di tutto perche’ ai nostri figli non gli passi neanche per l’anticamera del cervello di intraprendere una strada del genere… anche se Porsche e strafiche o strafichi (political correct!)… la tentazione fa l’uomo e la donna ladri. Si’, lo sappiamo, ma non demordiamo. E non ce ne vogliano quegli zombie che vanno ancora a vedere le partite allo stadio o vanno a farsi scortare (a spese del contribuente) dalle polizie di mezzo mondo per seguire i Donnarumma vari e pestare e farsi pestare in nome loro… non ce ne vogliano, ma se ci dovesse capitare di incontrare questo diciottenne non diplomato, faremmo finta di non vederlo, pur pensando che a nostro figlio che andava male a scuola, col cazzo che gli ha scritto il ministro; s’e’ dovuto accontentare di prendere l’insufficienza e magari ripetere l’anno o, cosa probabilmente migliore per lui, andare a fare il cameriere a Londra (Brexit permettendo).

Vincenzo Donvito, presidente Aduc