Blocco stradale. Accorinti la perfezione è così lontana

Ma quanto possono essere fastidiosi questi ultimi con la loro inspiegabile esigenza di lavorare e mangiare !!!
Invece di pensare a sbarcare il lunario occupando i bordi della strada con bancarelle di frutta e verdura perché non passeggiano sull’Isola Pedonale o non partecipano a una apericena vegana con proiezione finale di uno dei tanti capolavori della cinematografia polacca in lingua originale.
E poi, se non hanno i soldi per pagarsi le licenze e se non le concedono anche se le richiedono, che pretendono questi abusivi !!!
Come si permettono di protestare bloccando la gente per bene che va a fare shopping al centro, sporcando la strada tenuta tanto pulita dai superesperti continentali e bloccando il continuo flusso di mezzi pubblici che fanno continuamente la spola da Torino a Messina?
Noi dobbiamo andare in Ufficio a lavorare per non far fare brutta figura a chi ci ha dato la possibilità di avere uno stipendio (parenti o politici) mica possiamo perdere tempo con questi pezzenti, e la ricerca all’Università non può più aspettare, papà mi ha detto che almeno una pubblicazione ogni due o tre anni la devo fare; e invece questi straccioni mi bloccano per la strada.
E poi sai …. hanno la villa, il SUV e la barca, fanno solo finta di vivere in cinque o sei in una baracca.
Il pugno duro ci vuole, fanno bene a multarli e a sequestrargli la merce, se lo meritano loro e i loro figli ….
Commenti che sono lo specchio di una distanza enorme tra pochi privilegiati e una massa sempre più numerosa di Ultimi.
Proprio quegli Ultimi che dovevano essere il fulcro del nuovo Corso, del Cambio di Rotta, dei Nuovi Stili di Vita.
Quanta distanza esiste tra il dire e il fare, tra l’essere e l’apparire ….. come è possibile che dopo anni di impegno e di lotta non si è in grado di comprendere il disagio opponendo un muro invece di offrire soluzioni.
Né destra e tantomeno sinistra, ma solo meschine convinzioni fondate sui propri privilegi.
Ultimi, se proprio avete fame mangiate brioches, anzi minestra selvaggia che si raccoglie senza interferire con la vita di chi vi ha sempre ignorato o vi ha usato da bandiera per affermare se stesso, le proprie idee e le sue fotografie