Una visione d’arte e design sul tetto dell’Alto Adige

Il gusto per l’arte e il senso dell’ospitalità si sposano in un contesto ambientale che è già di per sé un capolavoro nella visione che ha portato Stephan Pramstrahler – proprietario del Romantik Hotel Turm di Fiè allo Sciliar – a immaginare il Gatschhof come parte di un progetto da sogno, dove la declinazione contemporanea e lussuosa del maso si integra con la vocazione espositiva ed esperienziale di Gallaria. Nel cuore incantevole dell’Alpe di Siusi (BZ), l’antica struttura ha fornito la solida base per un’oasi di benessere che ha il dono della leggerezza, con 4 spaziose suite immerse nel verde in un’atmosfera di privacy assoluta e relax totale.

Se in estate il laghetto balneabile Infinity con idromassaggio offre uno sguardo panoramico su uno scenario unico e in inverno una navetta privata consente di raggiungere la cabinovia che porta al complesso sciistico dell’Alpe di Siusi, a rimanere costante è il senso esclusivo di rigenerazione senza limiti. L’eleganza e il design degli interni contribuiscono a ridefinire l’idea di rifugio, che diventa sublimazione formale della ricerca dell’inconsueto, anche grazie a un tocco di superba stravaganza che ha il proprio culmine nell’inedito ambiente al piano terra, prestigiosa galleria d’arte ma anche avamposto della sperimentazione enogastronomica, in cui il ristorante è racchiuso in un cubo di vetro che offre una vista privilegiata sui 12 splendidi cavalli arabi che vivono a Gallaria, nei loro eleganti box ma anche liberi di aggirarsi tra le opere d’arte.


Saune private e angoli di relax, un’area gym all’altezza delle aspettative più alte e una prima colazione creata da mani magistrali e servita in suite sono caratteristiche basilari – si fa per dire – sulle quali si impernia l’esperienza del lusso ramificata sulle specifiche esigenze incarnate dalle stanze, tutte diverse per finiture e dimensioni. Quando il sole del mattino entra dalla finestra, l’ampia suite CORAX scopre la propria concezione sofisticata, rivelando, raggio dopo raggio, il camino nella roccia, le morbide linee del divano rotondo e un bagno con vasca freestanding. Arredata con gusto e con sfiziosi elementi di design, PICA invita ad abbandonarsi all’intimità, a rilassarsi, ad arricchirsi di preziosa energia, ispirata dalle montagne che si offrono alla vista attraverso la grande vetrata con accesso diretto al lago balneabile. Gli interni e gli esterni si mescolano in un’affascinante architettura d’insieme anche in BUBO, dove camera da letto e zona living incastonata nella roccia naturale vantano entrambe un balcone e un bagno privati. TETRIX è infine la chicca in vetta, gioiello su due piani che regala panorami straordinari, in un clima reso ancora più caldo e confortevole dal fuoco che scoppietta nel camino e dalla presenza di un angolo intimo come la romantica loggia, che consente anche la straordinaria esperienza di dormire all’aperto. Fin qui, i termini di un contemporaneo tempio delle vacanze di lusso votato alla ricerca della felicità in alta quota. È però forse GALLARIA a portare fuori da qualsiasi schema noto l’idea stessa di uno spazio che vuole regalare sensazioni e momenti non inquadrabili in alcuna definizione, perché parte di un regno emozionale e percettivo non ancora decifrato.

Fuori è la natura selvaggia delle radure sconfinate, dentro è padiglione high life in cui gusto e arte si fondono tra rocce naturali e opere selezionate, mentre il nitrito degli eleganti cavalli arabi è il suggerimento sonoro del connubio eccezionale tra l’anima indomabile e l’esteriorità sofisticata. Dalla soirée all’anniversario e al matrimonio, qui vanno in scena eventi destinati a lasciare il segno anche nel palato, grazie alle innovative reinterpretazioni di una cucina stellata che sorprende con ingredienti quali genuinità, qualità e gioia per la sperimentazione.
Dipinti, sculture, una Porsche su uno sperone di pietra, un corvo nell’angolo e un cubo di vetro: è il luogo stesso a fare sì che ciò che non è affine lo diventi, in un vortice di elementi e suggestioni che acquistano un senso nel complesso, in un tutto modulabile e metamorfico che coniuga moderno e antico, dove trovano posto permanente le opere di Sylvie Blum, Giorgio Butini, Irma Hözl, Sabrina Ferrari, Vitaliano Marchetto e Jacopo Mandich.